Il CeBIT 2017 si è chiuso oggi ad Hannover con eccellenti risultati dopo cinque giorni di intensi lavori. Mai come quest’anno il salone ha saputo offrire l’opportunità di toccare con mano le potenzialità della digitalizzazione. Più di 3.000 espositori di 70 Paesi hanno presentato le loro innovazioni tecnologiche per la trasformazione digitale dell’economia e della società all’insegna del tema conduttore “d!conomy – no limits”. Grande interesse hanno riscosso da subito il Paese Partner di quest’anno – il Giappone – e l’annuncio che a partire dal 2018 il CeBIT si terrà in giugno con una formula completamente nuova che ne farà la piattaforma di riferimento europea per la digitalizzazione.

CeBit-Event

Il CeBIT 2017 si conclude con un bilancio decisamente positivo. “Con mostre live che hanno dato un’immagine concreta del potenziale della digitalizzazione e delle strategie migliori per la sua implementazione, con un Paese Partner – il Giappone – che è il simbolo stesso dell’innovazione digitale, e con un programma collaterale che ha toccato tutti i temi caldi del settore, il salone ha fatto pienamente centro. Gli eccellenti risultati di questa edizione creano le premesse migliori per l’annuncio di una formula organizzativa completamente nuova a partire dal giugno 2018”, ha annunciato Oliver Frese, Responsabile del CeBIT nel CdA di Deutsche Messe, in occasione della conferenza stampa finale.

“Il salone è partito alla grande con la Welcome Night, che si è svolta nel quartiere fieristico con la partecipazione del premier giapponese Shinzo Abe e del Cancelliere Federale Angela Merkel e ha tenuto alto l’interesse e il coinvolgimento dei partecipanti in tutti i cinque giorni di apertura. Soprattutto la presenza del Paese Partner Giappone ha fortemente impressionato gli oltre 200.000 visitatori.

Mercoledì, Deutsche Messe aveva in effetti già annunciato un concept completamente nuovo per il CeBIT a partire dal 2018. Il prossimo anno la manifestazione si terrà dall’11 al 15 giugno e avrà tre colonne portanti – “d!conomy”, “d!tec” e “d!talk” – nei padiglioni disposti attorno all’iconico Tetto EXPO, che sarà a sua volta il cuore pulsante del “d!campus”, il campus digitale. “d!conomy” sarà la vetrina dedicata al business, dove si incontreranno fornitori di soluzioni digitali e loro clienti, sia privati sia della pubblica amministrazione. “d!tec” sarà un vero e proprio festival dell’innovazione, e ospiterà tecnologie dirompenti, istituti di ricerca e startup. “d!talk” sarà invece lo spazio del confronto, del dibattito e dello scambio di conoscenze e proporrà una serie di conferenze, workshop e keynote in varie location del quartiere fieristico.Con 120 aziende in due padiglioni, il Giappone ha occupato un fronte espositivo davvero impressionante – il più esteso che mai sia stato allestito da un Paese Partner. “Il Giappone ha dimostrato di avere già fatto importanti passi avanti nell’era digitale”, ha detto Frese, evidenziando che la presentazione del programma governativo nipponico “Society 5.0” ha illustrato efficacemente la portata delle trasformazioni che la rivoluzione digitale determinerà nell’economia e nella società. “L’approccio globale di questo programma ha riscosso l’interesse di molti visitatori”, ha detto Frese, aggiungendo che “il Paese Partner ha dato così un’importante spinta al nuovo concept del CeBIT, che convocherà player dell’economia, della politica e della società proprio per approfondire ogni possibile aspetto della trasformazione digitale.”

Frese ha riferito di avere raccolto ampi consensi e reazioni estremamente positive all’annuncio del nuovo CeBIT. “L’idea del nuovo concept sta già mettendo in moto l’energia e l’entusiasmo di tutte le parti interessate. Ci vengono segnalate in continuazione nuove idee. Lavoreremo in stretta collaborazione con i nostri espositori per sfruttare questa straordinaria opportunità di dare al CeBIT una nuova vita come festival dell’innovazione e di rendere la digitalizzazione una realtà sempre più concreta.”