L’accessorio made in Italy serve a schermare smartphone e tablet, rendendoli anche irrintracciabili ed inaccessibili dall’esterno

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Parte da una giovane startup del Veneto l’iniziativa per difendersi concretamente dagli hacker e dalla violazione della privacy personale. L’innovativa protezione Blok è un accessorio che serve a schermare gli apparecchi sempre più potenti e quindi nocivi, nonché vulnerabili alle intrusioni. Mentre infatti si discute a livello mondiale sui danni dell’attacco hacker senza precedenti, dei giorni scorsi, e sui rischi che comporta, soprattutto sui bambini, l’esposizione alle onde emesse da telefoni e tablet, e quindi su come arginare i due fenomeni, 5 giovani veneti hanno così messo a punto una custodia in alluminio, un accessorio semplice, ma molto efficace per schermare smartphone e tablet, rendendoli anche irrintracciabili ed inaccessibili dall’esterno.

La sua tecnologia deriva direttamente dagli apparati professionale in uso alti ospedali, i laboratori di ricerca, le forze armate. La caratteristica principale è la doppia funzione, cioè la possibilità di schermare parzialmente, eliminando le onde nocive, ma lasciando attive, tutte le funzioni del telefono e quella appunto che blocca ogni comunicazione. La custodia Blok permette una perfetta schermatura dei telefoni quando è necessaria la privacy, ma soprattutto consente di evitare un fenomeno dilagante, cioè lo stalking via web, che ha superato quello tradizionale, ed è anche dotato di una power bank per ricaricare contemporaneamente i telefoni.

Ideatore del progetto è Giuliano Stochino Weiss, laureando in relazioni internazionali, con esperienze alle Nazioni Unite, nel settore della sicurezza, e della privacy personale, con lui il fisico, Sebastiano Forner, che ha curato gli aspetti tecnici e i test di laboratorio, e tre ragazze Maria Scarogni, coodinatrice del progetto, Veronica Spano, responsabile del design, e Roberta Paulon che si occupa del marketing. Un progetto a cui i 5 hanno lavorato per molti mesi, e che ora è stato lanciato, per la raccolta fondi, sulle piattaforme americane di crowdfunding come Kickstarter, perché il problema ha una rilevanza mondiale e non solo limitata ad un solo paese.