Da oltre 10 anni la scuola è un punto di riferimento per la comunità di ricercatori del web semantico

studenti stranieri in Italia

Il balcone della Romagna, Bertinoro, farà da casa alla prestigiosa Summer School on Ontology Engineering and the Semantic Web. La Città dell’Ospitalità, infatti, è stata scelta come sede della nota scuola che dal 2003 rappresenta un punto di riferimento ed un evento consolidato per la comunità di ricercatori del web semantico, offrendo ai più brillanti giovani studiosi del settore un’esperienza formativa, stimolante e divertente.

Fin dalla nascita, nel 2003, la summer school ha sperimentato un approccio pedagogico innovativo, capace di unire la pratica alla teoria, il lavoro di gruppo ad un po’ di sana competizione. Il programma prevede una suddivisione in gruppi: ogni team sarà guidato da un tutor per la realizzazione di un piccolo progetto. Questo permetterà a tutti i partecipanti di consolidare gli insegnamenti acquisiti durante le lezioni e di confrontarsi con altri studenti del settore provenienti da tutto il mondo.

Anche i numerosi speaker e tutor si metteranno in gioco, accompagnando i partecipanti per tutta la settimana e instaurando legami informali. La summer school, infatti, punta anche ad inserire gli studenti nell’ambiente della ricerca, fornendo conoscenze tecniche ma anche l’accesso ad una rete sociale di accademici e professionisti.

Per i più bravi non mancheranno le gratificazioni: è previsto un premio per il miglior mini project e per il miglior “poster”, ovvero un lavoro realizzato o da realizzare, presentato da ogni studente durante la prima giornata di lavori.

Il comitato scientifico, composto da Valentina Presutti, Mathieu d’Aquin e Oscar Corcho, ha incentrato il programma su tre principali challenge di ricerca:

1)    Gestione, manutenzione, memorizzazione e flusso di linked data su larga scala;

2)    Knowldege discovery, ovvero  l’estrazione, l’apprendimento e l’ingegnerizzazione di conoscenza;

3)    Cognitive and human computing and sense making, una nuova frontiera di ricerca e sviluppo di strumenti informatici per applicazioni che sono di supporto agli utenti nello svolgimento di compiti che richiedono capacità cognitive complesse.

Il tutto si svolgerà la settimana compresa tra il 5 e l’11 luglio e vedrà protagonisti 60 tra i migliori studenti del settore provenienti da tutto il mondo, che saranno guidati da un gruppo di ricercatori di fama internazionale:

  • Claudia D’Amato (Università di Bari, IT)
  • Mathieu d’Aquin (KMi, The Open University, UK)
  • Laura Hollink (Centrum Wiskunde & Informatica, NL)
  • Oscar Corcho (UPM, ES)
  • Philippe Cudre-Mauroux (University of Fribourg, CH)
  • Frank van Harmelen (VU, NL)
  • Roberto Navigli (Università “La Sapienza“ di Roma, IT)
  • Axel Ngonga Ngomo (University of Leipzig, DE)
  • Axel Polleres (Wien University, AT)
  • Steffen Staab (University of Koblenz-Landau, DE)
  • Marıa-Esther Vidal (Universidad Simón Bolívar, VE)
  • Luc Steels (ICREA, ES)
  • Valentina Presutti (Semantic Technology Lab, ISTC- CNR, IT).

A rendere possibile la realizzazione della SSSW, hanno contribuito numerosi sponsor: CNR, The Open University, UPM, BiCi, MyLider, LODIE, MKSmart, Reply Whitehall, IBM Watson, BabelNet, Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, The Network Institute. Il CNR è stato il principale promotore dell’evento e ha giocato un ruolo fondamentale nell’organizzazione della scuola anche attraverso la figura della sua ricercatrice Valentina Presutti, direttrice della summer school.

Il progetto degli organizzatori prevede che l’Italia non sia solo una tappa di passaggio per la SSSW, ma che l’evento diventi un appuntamento fisso del bel Paese.