Tornano gli worm per i social media e rinasce lo spam

Nel primo trimestre del 2013 si è registrato un picco significativo di campioni unici del worm Koobface indirizzato al social networking e un aumento importante dello spam. Questo è quanto emerso dal Report di McAfee Lab che analizza in tempo reale l’evoluzione dell’intera gamma delle minacce informatiche identificando le vulnerabilità delle applicazioni e valutando i possibili rischi per gli utenti.

 

In particolare la ricerca ha rilevato un numero di campioni di Koobface pari a circa il triplo rispetto al trimestre precedente, che costituisce un segnale d’allarme per la diffusione del worm che attacca i social network e in particolare gli utenti di Facebook e Twitter.

Per quanto riguarda invece lo spam si osserva un suo aumento dopo tre anni di stasi: in Nord America sono addirittura tornate le spam “pump and dump” che colpiscono i potenziali investitori della borsa. È stata inoltre scoperta una forte escalation nelle campagne di spam nei mercati emergenti.

 

Ciò che più preoccupa è l’aumento del numero e della sofisticazione delle minacce avanzate persistenti (ATP, advanced persistent threat), che mirano ad ottenere le informazioni personali e i dati sensibili aziendali il cui valore per i criminali informatici è pari al denaro. Proprio in questa direzione il report ha evidenziato un aumento del 30% del malware MBR e nuovi casi di trojan password-stealing che vengono riscritti con lo scopo di acquisire informazioni su persone e organizzazioni al di fuori del settore dei servizi finanziari.

 

Crescono anche Malware diretti al sistema operativo Android, le URL Web dannose e i campioni unici di malware. In particolare:

  • Il numero di URL sospetti è aumentato del 12% parallelamente alla tendenza che ha visto i criminali informatici prendere le distanze dalla botnet come fonte privilegiata per la distribuzione del malware. I siti web dannosi che diffondono i malware “drive-by download” sono più agili e meno suscettibili ad essere scoperti e bloccati dalle forze dell’ordine;
  • I malware per Android sono cresciuti del 40% mentre quelli per Mobile sono leggermente calati;
  • I nuovi campioni di malware per PC sono aumentati del 28%, andando ad aggiungere 14 milioni di nuovi campioni di malware allo “zoo” di McAfee che include già 120 milioni di malware unici.