Kaspersky consiglia di adottare qualche accorgimento quando si consente l’ accesso al microfono o alla webcam ad app e servizi.

accesso al microfono

Nell’ultimo anno, le videoconferenze hanno consentito in molte occasioni di proseguire con le attività di business assumendo un’importanza vitale per le aziende.
Questo ha portato molti utenti a dover consentire l’ accesso al microfono o alla webcam per procedere con il lavoro. Si è assistito, così, ad un incremento di app come Microsoft Teams, il cui utilizzo è aumentato dell’ 894% da febbraio 2020 a giugno 2020. In alcuni casi, si è rischiato anche di non avere un numero sufficiente di webcam a disposizione, infatti, molti fornitori leader nel settore hanno visto aumentare in maniera esponenziale la domanda di questi dispositivi.

Tenuto conto che nell’ultimo anno queste applicazioni hanno consentito alle persone di gestire il proprio lavoro, i contatti sui social media e di soddisfare le esigenze di intrattenimento, gli utenti hanno comprensibilmente deciso di autorizzare l’ accesso al microfono e alla webcam dei diversi dispositivi per facilitare le connessioni. Questi strumenti hanno arricchito l’esperienza online e facilitato la transizione digitale, ed è per questo che secondo i dati di Kaspersky, il 16% degli italiani concede sempre l’ autorizzazione. Tuttavia, la nota positiva arriva dalla consapevolezza generale sulla sicurezza delle webcam. Infatti, il 50% degli italiani teme di poter essere spiato attraverso la webcam del proprio device e il 51% è preoccupato che questo possa avvenire tramite software malevoli.

Guardando ai numeri a livello globale, è il 27% degli utenti, tra i 25 e i 34 anni, a consentire sempre l’ accesso al microfono o alla webcam. Questo è meno comune tra gli over 55, con il 38% degli intervistati che ha dichiarato di non consentire mai alle app e ai servizi le autorizzazioni per accedere a webcam e microfoni.

Il modo migliore per proteggersi, pur continuando a beneficiare delle moderne tecnologie di comunicazione, è acquisire maggiore consapevolezza sul comportamento di app e servizi utilizzati e sulle autorizzazioni che vengono richieste. Ad esempio, è logico pensare che un’applicazione per le videochiamate richieda i permessi per l’ accesso al microfono e alla fotocamera mentre, se l’ app non ha alcuna funzionalità che necessiti di queste autorizzazioni, allora sarebbe meglio verificare il motivo per cui vengono richieste.

I risultati del sondaggio evidenziano la crescita del bisogno di sentirsi al sicuro nel moderno ambiente digitale, senza perdere di vista il ruolo che videocamere e app di collaborazione continueranno a svolgere in questo nuovo modo di lavorare.

Marina Titova, Head of Consumer Product Marketing presso Kaspersky, commenta così i risultati della ricerca sulle autorizzazioni all’ accesso al microfono e alla webcam:

Sicuramente, sono molte le persone che non hanno ancora familiarità con i processi di cybersecurity e i protocolli di sicurezza relativi all’utilizzo della webcam. Tuttavia, stiamo assistendo ad un forte incremento della consapevolezza in materia di sicurezza online e di potenziali minacce. Questo porta a un comportamento più proattivo degli utenti, come l’adozione di azioni preventive e il controllo delle autorizzazioni prima di consentire l’accesso a video e microfono. Ci aspettiamo che l’aumento della consapevolezza in materia di cybersecurity venga supportato da corsi di formazione organizzati dalle aziende per i propri dipendenti, soprattutto perché oggi i dispositivi audio e video sono ampiamente utilizzati per il lavoro da remoto“.

Per sentirsi più sicuri anche quando si usa la webcam e prima di autorizzare l’ accesso al microfono, per garantire che all’ampio uso dei servizi di comunicazione online corrisponda un aumento di utenti che proteggono la loro privacy, Kaspersky consiglia di adottare i seguenti accorgimenti:

  • Acquistare un copri webcam per poterla oscurare quando non viene utilizzata.
  • Utilizzare una soluzione di sicurezza efficace che offra una protezione avanzata per diversi dispositivi, tra cui PC, Mac, Android e dispositivi iOS. Applicazioni come Kaspersky Security Cloud possono impedire accessi non autorizzati al microfono.
  • Analizzare quali delle proprie applicazioni abbiano l’autorizzazione ad accedere alla webcam o al microfono, e rimuovere le autorizzazioni non necessarie.
  • Per approfondire meglio il tema della privacy sui social network, si consiglia di utilizzare Privacy Checker di Kaspersky, uno strumento che analizza ogni singola impostazione del social network selezionato e fornisce consigli su come impostare i diversi livelli di privacy sulle diverse piattaforme.