Il browser Chrome ha eliminato 70 estensioni, usate dai cybercriminali come strumenti gratuiti per attività di spyware, in grado di carpire la cronologia di navigazione in rete.

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Il browser Chrome, di gran lunga il più utilizzato con il 69,81% di utenti a livello mondiale, è stato sfruttato per “una massiccia operazione di spyware” ossia un attacco informatico in cui vengono impiegati software, che raccolgono informazioni sull’attività online delle persone, a loro insaputa. Lo rende noto l’agenzia Reuters attraverso un report della società, di sicurezza informatica, Awake Security.

Le estensioni del browser Google, scaricate 32 milioni di volte, vengono usate dai cybercriminali come strumenti gratuiti per normali attività come, ad esempio, convertire un file da un formato a un altro. In realtà, si trattava di spyware in grado di carpire la cronologia di navigazione in rete e le credenziali per accedere a strumenti aziendali interni.

In risposta a tale scoperta, Google, lo scorso mese, ha eliminato una settantina di queste estensioni dallo store ufficiale per Chrome, dopo essere stato avvisato dagli esperti di sicurezza.

Nelle settimane scorse, il browser aveva avuto problemi di privacy. Infatti, dei consumatori americani avevano lanciato una class action da 5 miliardi di dollari con l’accusa di tracciare gli utenti sul browser Chrome, anche quando navigavano in incognito usando la modalità privata. La causa è stata depositata presso la Corte distrettuale di San Jose negli degli Stati Uniti.

La fonte è Federprivacy, la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali.