Troppe le richieste di accesso per ottenere l’indennizzo dei 600 euro promesso dallo Stato

INPS, sito in tilt: il Garante Privacy avvia l’istruttoria - sito dell'inps

Il sito INPS non funziona. La ragione è molto semplice: sono troppi gli accessi che in queste ora stanno avvenendo sulla piattaforma dello Stato. Solo da stamane infatti, è possibile procedere con il caricamento sul sito del modulo per ottenere l’indennizzo degli ormai famosi 600 euro inseriti nel decreto Cura Italia. L’iniziativa è rivolta a tutti i commercianti, artigiani e lavoratori autonomi con partita IVA, cococo e iscritti alla gestione separata dell’istituto. Tra di essi possono accedere al bonus chi dichiara meno di 35mila euro di reddito esentasse o chi ha un reddito fino a 50mila euro ma che dimostra di aver subito nei primi 3 mesi del 2020 un calo di attività almeno del 33%

A causa della grandissima richiesta i server non stanno reggendo. La conseguenza è pertanto una sola: come si può vedere dall’immagine sottostante che compare quando ci si prova a collegare, il sito INPS non funziona.

Sito INPS non funziona

VIOLAZIONE DELLA PRIVACY

Non solo, alcuni utenti che sono riusciti ad entrare nel sito, dichiarano di essere arrivati su due account di terze persone.

In un primo momento – afferma l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – il sito è risultato irraggiungibile, probabilmente a causa dell’alto numero di accessi. Successivamente è tornato online, distruggendo però la privacy di tantissimi utenti. Chi visita la sezione My Inps, accede infatti al profilo di altri cittadini, sconosciuti, con cui non ha nessun legame. Parliamo di dati sensibili, come quelli anagrafici o di contatto. È un fatto gravissimo ed è assurdo che un Istituto così importante come l’Inps non abbia i mezzi per gestire un afflusso massiccio delle domande. Cosa si aspettavano, qualche decina di accessi? Stiamo monitorando la situazione ed abbiamo attivato il nostro Ufficio Legale per avviare un’azione collettiva per tutelare gli utenti danneggiati”.

Intanto l’unica possibilità per far ripartire il portale dell’INPS è la riduzione dei tentativi di accesso, anche perchè non trattandosi di un click-day, è possibile inviare la propria richiesta di indennizzo anche nei prossimi giorni. Una nota ufficiale dell’INPS evidenziava appunto la volontà dell’ente di permettere di partecipare all’iniziativa anche se non si aveva completato la procedura nell’immediato. Un avvertimento questo che però non è bastato, tanto che ora il sito non funziona.

Nel frattempo, tra la 1 di notte e le 8.30 di questa mattina, l’INPS ha dichiarato di aver ricevuto 300 mila domande regolari.

Si segnala infine che anche tutti i siti delle casse private sono al momento down.