Insieme alla Camera di Commercio di Cuneo e Anci, Uncem chiede alle istituzioni nazionali e regionali di ridurre il gap tra aree urbane e rurali

Piano Banda Ultralarga: dati e numeri di tutti i comuni e regioni

Camera di Commercio di Cuneo, Uncem e Anci chiedono alle istituzioni nazionali e regionali di accelerare il Piano BUL – la strategia nazionale per la banda ultra larga – realizzando infrastrutture capaci di limitare il divario digitale tra le aree urbane e le zone rurali. Un piano di investimenti certo, sicuro nei tempi di attuazione, a beneficio delle imprese, dei distretti che resistono nelle valli, degli Enti locali, delle comunità. Non a caso la Camera di Commercio di Cuneo è impegnata nell’attuazione del programma Ultranet, varato da Ministero dello Sviluppo economico e Unioncamere per superare “l’analfabetismo digitale”, la mancanza di reti (anche telefoniche), la crecende disparità tra territori. Gap di sviluppo che limitano la crescita economica e il benessere.

Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di Commercio, non ha dubbi: “Sul Piano banda ultralarga è necessaria un’accelerazione e occorrono tempi certi. Il ruolo del sistema camerale, con il progetto Ultranet, è diffondere la conoscenza e la consapevolezza delle opportunità della connessione, per favorire da un lato la sostituzione dei ripetitori e da un altro la domanda e l’offerta di servizi digitali alle imprese e alle comunità locali, oggi imprescindibili in un territorio che vede nel turismo e nell’export i pilastri del proprio sviluppo.”

Da mesi, Anci Piemonte ha lanciato a Regione e Mise la proposta di istituire dei “digital angels” capaci di sostenere Pubblica amministrazione e anche imprese nella transizione al digitale. “Non senza però un’adeguata infrastrutture – evidenzia il Vicepresidente Anci Piemonte, Michele Pianetta, delegato all’Innovazione. Perché se non puoi navigare, se la connessione manca, se la linea cade, se non puoi telefonare, è impossibile per un Comune o per un’azionda pensare di innovare processi o digitalizzarli. Nessuno vuol restare indietro. Il Piano banda ultralarga è in ritardo e Anci vuole lavorare per evitare ulteriore perdite di tempo.”

“Abbiamo tutte le Unioni montane, tutti i Comuni che aspettano i poter utilizzare fibra ottica e avere infrastrutture moderne – sottolinea Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte. Il tempo passa, le città vanno avanti, si modernizzano, mentre nei nostri territori le imprese scontano ritardi e non riescono a essere competitive come vorrebbero. Per questo l’impegno congiunto Uncem e Camera di Commercio è importante. Diamo una sveglia a chi deve attuare il Piano banda ultralarga. E con la Regione, con il CSI Piemonte, troviamo strumenti per la digitalizzazione dei processi, a partire dal cloud e dalla sicurezza nella gestione dei dati.”