Il 95% delle imprese locali non supera i 5 anni di vita: come adottare nuove strategie per portare i propri clienti dall’online all’offline

8 passi per un Social Local Marketing di successo

La metà delle aziende locali chiude entro i primi due anni di attività; il 45% entro i primi 5 anni. Dal 2009 ad oggi le aziende/botteghe artigiane attive sono diminuite di 178.500 unità. È la fotografia che la CGIA di Mestre fa del mondo del commercio, che sta attraversando anni di profondo cambiamento. Dati che impongono alle imprese locali di adottare nuove strategie per portare i propri clienti dall’online all’offline. Tino Bassu e Domenico Mancuso, founder di Socialness, negli ultimi tre anni hanno applicato le regole del marketing a risposta diretta ad oltre 500 imprese locali, elaborando una metodologia studiata e verificata che loro stessi hanno chiamato Social Local Marketing o Sistema Socialness.

Con il successo e la rapida crescita dell’e-commerce (nel 2018 il valore del mercato dell’eCommerce B2c in Italia ha superato i 27,4 miliardi di euro, registrando un +16% rispetto al 20171) e la nascita di nuove modalità di acquisto, infatti, i consumatori devono essere sempre più accompagnati e motivati a compiere acquisti nei negozi fisici.

Dopo aver analizzato i risultati di questa attività sulle 500 aziende seguite (con 800 campagne di advertising attivate ogni mese), hanno individuato quali sono gli 8 passi necessari che le imprese locali dovrebbero compiere per competere sul mercato.

  1. Costruire un posizionamento forte sul mercato

    La maggior parte degli imprenditori, per vendere di più, tende ad abbassare i prezzi dei propri prodotti, ma, in questo modo, non fa altro che innescare una gara a chi offre il prezzo più basso, in cui spesso chi vince sono le grandi catene di negozi. È invece molto più efficace costruire un posizionamento forte sul mercato, attraverso un’attività di marketing strutturata. Attraverso il marketing è infatti possibile creare un brand forte che sia in grado di invogliare gli utenti a pagare di più per acquistare un prodotto.

  2. Utilizzare il marketing a risposta diretta per monitorare i risultati dell’attività on line

    Il marketing a risposta diretta, a differenza della semplice visibilità che può offrire una campagna pubblicitaria tradizionale, consente di misurare in modo accurato il risultato delle azioni intraprese e quindi di calcolare il Roi delle proprie attività.

  3. Sfruttare i Social media per comunicare con le persone più vicine alla propria azienda

    I social media permettono di geolocalizzare il messaggio andando ad intercettare solamente le persone che possono realmente recarsi nel negozio. Un sistema di marketing su Facebook o Instagram, se realizzato bene, impara con il tempo a individuare e a selezionare i potenziali clienti di un’azienda. Questo permette di concentrare il proprio budget su un target specifico e realmente interessato alla proposta che viene veicolata.

  4. Svolgere attività di marketing in modo continuativo

    Un’attività di marketing per ottenere nuovi clienti non può essere fatta in modo spot, ma deve essere sempre attiva.

  5. Impostare contenuti costruiti per vendere

    Lo scopo principale del marketing a risposta diretta è vendere. Di conseguenza diventa fondamentale costruire contenuti che spingano all’acquisto, lasciando perdere i contenuti creativi. Si utilizza quindi una scrittura persuasiva (il copywriting), ogni contenuto è costruito con delle call to action forti che portino a compiere una determinata azione (vieni in negozio; lascia i tuoi dati per ottenere questo vantaggio), scarsità ed urgenza per far compiere queste azioni nel minor tempo possibile (solo 10 posti disponibili; solo entro il …), garanzia per abbattere la diffidenza all’acquisto (se non sei soddisfatto ti rimborsiamo l’intero importo; se non lo facciamo entro i tempi stabiliti è GRATIS).

  6. Fare attività di Remarketing

    Dopo aver selezionato i clienti con un contenuto in grado di attrarli è possibile iniziare a contattare le persone che si sono dimostrate interessate al contenuto, tramite campagne specifiche su Facebook o con l’email marketing.

  7. Membership

    Alle persone che si sono dimostrate interessate al proprio contenuto è possibile far intraprendere delle azioni per spostarle il prima possibile dall’online all’offline per avere un contatto diretto, in cambio di un’offerta dedicata o un premio.

  8. Analisi dei KPI

    Quando si valuta una strategia di marketing, non esistono le opinioni, il concetto di bello o brutto perde di significato. Ciò che conta sono i risultati e per calcolarli si fa un’analisi dei KPI (Key Performance Indicator), cioè quegli indicatori che permettono di capire, numeri alla mano, se una campagna sta incrementando i guadagni dell’azienda, oppure no.