Lo spazio di lavoro moderno è come l’agorà degli antichi greci: nascono confronti, idee e nuove collaborazioni lavorative

Copernico: Business Matching e coworking

A cura dell’Ufficio Studi di Copernico Holding S.p.A.

C’è l’entusiasta che partecipa a tutte le attività che vengono organizzate e c’è chi approfitta della coda al bar per fare due chiacchiere… Proprio come nelle migliori relazioni d’amore, anche sul lavoro le collaborazioni più proficue nascono spesso da incontri casuali e chiacchiere informali. Così è in Copernico, dove gli episodi di Business Matching non si contano più.

Dire, fare, incontrare…

Secondo i ricercatori dell’Università del Michigan le ragioni più frequenti per cui le persone scelgono gli spazi di coworking sono proprio la possibilità di interazione con le persone (84%), le opportunità che offrono (82%) e la condivisione delle conoscenze (77%). Anche per Letizia Clerici di Landoor, “venire a lavorare in Copernico è stata una scelta consapevole. Sapevamo che era utile per allargare la nostra cerchia di conoscenze.”

Landoor è un’agenzia di traduzioni, un servizio che serve a tanti: quale posto migliore di un building con più persone e più attività per una società di questo tipo? Letizia, per esempio, frequentando la palestra di Copernico ha conosciuto Sara, di Jacuzzi, e dopo qualche lezione e qualche caffè bevuto insieme è nata una collaborazione fissa.

“È impossibile non fare nuove conoscenze, anche solo andando al bar e vedendo sempre gli stessi volti, è naturale iniziare uno scambio. Uno scambio di tipo creativo, un confronto che porta sempre nuove idee.”

Oltre alle collaborazioni e ai contratti, infatti, la contaminazione produce stimoli creativi quotidiani.

“Anche i piccoli scambi di ogni giorno possono essere un veicolo per fare business, racconta Alessandro Rossignoli di Oncode, che è arrivato in Copernico all’inizio del 2018 e che già dopo pochi mesi, nell’ottobre dello stesso anno, ha stretto un accordo con un’altra azienda con sede in Copernico, MetisLab. Quando siamo arrivati, Copernico ha organizzato un evento per presentarci ad aziende complementari alla nostra… e ha funzionato!”

Proprio per questa loro capacità di facilitare l’incontro e la nascita dei business, secondo una ricerca di CBRE condotta nel 2017, entro il 2020 in Europa l’interesse delle aziende verso gli spazi condivisi aumenterà del 70% e la metà dei lavoratori utilizzerà spazi collaborativi. Oggi, a servirsene sono freelancer (che sono il 41% degli utenti), impiegati (il 36%) e imprenditori con il proprio staff (16%).

Le iniziative dal basso

Creare occasioni di scambio è uno dei punti di forza di Copernico che, a sua volta, sostiene la sua community nel proporre incontri per stringere nuove conoscenze. Come, per esempio, l’evento ideato da Luca e Alex de l’Ippocastano: un business game a cui ha partecipato – molto attivamente – anche Giacomo della società Hedron con cui è iniziata una proficua collaborazione. Altri rapporti sono nati dopo aver ricevuto una newsletter interna, altri ancora tramite conoscenze e passaparola.

“Se vuoi, puoi anche evitare di intessere relazioni all’interno di Copernico, ma è veramente difficile assicura Giacomo. Per noi è così importante che l’ecosistema in cui lavoriamo sia fertile che abbiamo ideato le Copernicolazioni a cui, fino ad ora, hanno partecipato 300mila persone su LinkedIn e 200 di persona.”

Workplace, la piazza moderna

Persone. Sono loro, con le relazioni che creano, il vero valore aggiunto del workplace moderno. Non solo nella creazione di nuove opportunità di business, ma anche in termine di sviluppo aziendale.

“Lavorare in un luogo come questo ha tre fondamentali vantaggi: attira talenti, facilita la gestione di appuntamenti ed eventi e consolida le sinergie con i clienti, creando sempre nuovi impulsi” racconta Luca, collega di Alex in Ippocastano.

Lo spazio di lavoro moderno è come l’agorà dell’Antica Grecia, non solo una piazza nel senso materiale del termine, ma l’assemblea dei liberi che si riunisce, talora per decidere, altre volte per ascoltare. L’agorà è il centro, oltre che economico, anche morale e sacro della città; nell’agorà si organizza il popolo, è il luogo dove si vive più intensamente che altrove la vita quotidiana, dove si apprendono le novità, ci si forma e si cresce, insieme. Il workplace moderno è un ambiente aperto, ma soprattutto è un ecosistema incredibilmente potente, capace di accelerare la produttività delle aziende in maniera esponenziale.