Per Xiao Ming, president Global Sales di ZTE, l’Italia sarà la base per le attività dell’azienda in Europa

Forum sul 5G

Il Centro di Innovazione e Ricerca di ZTE Italia a L’Aquila ha organizzato il Forum sul 5G, che ha mostrato una serie di applicazioni concrete frutto delle sperimentazioni sul 5G condotte da ZTE in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila.

Dalla mobilità alla chirurgia, dalla gestione delle calamità agli utilizzi nell’agricoltura e nella grande produzione, il 5G, di cui si prevede il debutto sul mercato nel giro di poco più di un anno, cambierà le nostre abitudini di vita. Un percorso che la grande compagnia cinese ha deciso di affrontare puntando sul nostro paese.

“L’Italia – ha spiegato il presidente di ZTE Global Sales, Xiao Mingè uno dei maggiori mercati in Europa e svolge un ruolo cruciale nella nostra strategia globale. Qui abbiamo completato il centro di ricerca e innovazione, il centro di formazione e il centro logistico. Dall’Italia si muoveranno tutte le nostre iniziative nel mercato europeo del 5G.”

L’enorme quantità di dati che riesce a trasferire, l’affidabilità della soluzione, grazie alla potenza e alla stabilità del segnale, e la drastica riduzione della latenza, cioè del tempo che passa tra il momento in cui si svolge un’azione e il suo effetto. Sono queste le caratteristiche destinate a essere declinate in ogni campo, cambiando per sempre il nostro modo di agire.

“Questa tecnologia – secondo Hu Kun, presidente ZTE Italia ed Europa Occidentale – sarà uno spartiacque per il modo di produrre e il modo di lavorare. Grazie a una velocità paragonabile a una reazione umana si possono sviluppare innumerevoli applicazioni, tra cui quella della connessione tra le auto o tra le auto e i semafori. Con questa velocità le auto potranno interagire autonomamente in tempo reale, evitando o riducendo significativamente gli incidenti.”

Nel corso della giornata sono state svolte diverse dimostrazioni pratiche, tra cui quella che offre soluzioni concrete per la prevenzione dei terremoti e la gestione dell’emergenza durante le scosse. La quasi assenza di tempi di latenza e l’interconnesione del sistema, come dimostrato dal prof. Fabio Graziosi (Università dell’Aquila), consentirà l’attivazione immediata di tutti i meccanismi di risposta, garantendo una connessione stabile anche nei momenti in cui oggi la rete sarebbe congestionata.

“Abbiamo collaborato con l’Università dell’Aquila e con i partner commerciali per dare vita con successo a un’applicazione per il monitoraggio dei terremoti basata su tecniche 5G”, ha concluso Xiao Ming. “Su questa piattaforma ci dedicheremo ad accelerare lo sviluppo commerciale consentiremo a 5G di penetrare la nostra vita il prima possibile. Credo fermamente che il 5G cambierà la nostra industria, l’agricoltura, il commercio, l’intrattenimento e persino il nostro stile di vita.”