Variazioni dei consumi immutate grazie alle liberalizzazioni

Le abitudini dei consumatori non sono cambiate negli ultimi sei mesi. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dall’ Osservatorio SuperMoney, unico portale accreditato da Agcom per il confronto delle tariffe di cellulari, internet e telefono.
La telefonia rappresenta infatti uno dei casi di successo delle liberalizzazioni in Italia: “l’aumento della concorrenza è stato davvero vantaggioso per i consumatori” ha commentato Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney. Gli italiani continuano a chiacchierare al telefono indisturbati senza preoccuparsi delle bollette. Questo perché l’aumento dell’offerta e la facilità con cui è possibile oggi cambiare operatore, hanno portato a una graduale riduzione delle tariffe e per risparmiare ancora di più sulla spesa annua basta tenere d’occhio le promozioni e continuare a comparare.

Sebbene il campione analizzato non fosse rappresentativo dell’intera popolazione italiana, i dati relativi alle circa 20mila richieste di preventivo pervenute al portale SuperMoney da dicembre 2012 a maggio 2013 possono rappresentare comunque un importante indicatore dei trend in atto.
In particolare la variazione dei consumi, tra il primo e il secondo trimestre considerato, è risultata essere quasi impercettibile (-0,37%).
Gli intervistati, in media, hanno dichiarato di trascorrere circa 22 minuti al giorno attaccati alla cornetta di casa (il dato comprende sia le chiamate verso fissi, sia quelle verso cellulari). A questi si sommano le chiamate effettuate da telefonino, per circa 13 minuti al giorno, per un totale di oltre 35 minuti di telefonate effettuate quotidianamente. Dal telefono fisso si chiamano soprattutto altri fissi (16,8 minuti al giorno), molto meno i cellulari (5,1 minuti).
Si rileva inoltre che gli abitanti della Campania sono quelli che parlano più a lungo da fisso a fisso (19,4 minuti al giorno), seguiti da siciliani e laziali; i meno chiacchieroni sono i cittadini delle Marche, con appena 14,8 minuti di telefonate verso fissi, mentre la Valle d’Aosta è al primo posto tra le regioni più “sprecone”, con 7,8 minuti di chiamate effettuate da casa verso un numero mobile.