Secondo una ricerca NTT DATA, le app sono il canale più utilizzato di contatto con la banca.

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Fornire uno stimolo all’innovazione e non solo adempiere a un obbligo normativo. È questo l’obiettivo ultimo dell’introduzione della normativa europea PSD2 (Payment Services Directive), grazie alla quale nuovi operatori oltre alle banche possono offrire ai clienti finali, in totale sicurezza e affidabilità, i servizi multi-banca. Tra questi, troviamo ad esempio l’accesso ai conti e l’avvio di un’operazione di pagamento con addebito diretto su un qualsiasi conto di pagamento accessibile online.

Secondo una ricerca NTT DATA, i canali tradizionali, rappresentati principalmente dalla filiale e dal telephone banking, sono in totale declino, il 48% degli utenti non utilizza mai la filiale, mentre le app per mobile sono il canale che viene utilizzato in assoluto con un maggiore frequenza (per il 4% una volta al giorno o più). NTT DATA, multinazionale giapponese del settore dell’ICT, intercettando questa tendenza, è stata la prima a lanciare una piattaforma, Demetra, dedicata all’implementazione di questi servizi.

La direttiva PSD2 mira a promuovere lo sviluppo di un mercato interno dei servizi di pagamento al dettaglio efficiente, sicuro e competitivo, ponendo maggiore attenzione alla tutela degli utenti, sostenendo l’innovazione ed aumentando il livello di sicurezza dei servizi di pagamento elettronici. La nuova normativa, oltre a stimolare la competizione, incoraggia gli acquisti on line anche attraverso l’introduzione del Payment Initiator Service Provider che, grazie all’utilizzo di strumenti di pagamento innovativi, dovrebbe incrementare l’utilizzo del denaro tramite canali elettronici.

In termini di benefici per i consumatori finali, come è accaduto per la liberalizzazione del mercato TLC, in futuro si potrà scegliere di cambiare banca o aprire un nuovo conto con la velocità con cui cambiamo operatore o compriamo una nuova SIM. Sarà possibile aprire un conto in 8 minuti e con pochi clic, al momento servono 10 giorni nelle banche classiche.

Anche per le banche, l’open banking costituisce una grande opportunità per il miglioramento della qualità del servizio offerto e per fare innovazione perché darà inizio ad una fase in cui i servizi per i clienti saranno pensati e progettati partendo dai dati puntuali dei clienti. Questo da una parte migliora l’immagine della banca e la sua reputazione nel tempo, soprattutto su quelle fasce di clientela più inclini all’innovazione, dall’altra rende possibile l’erogazione di servizi sempre più personalizzati e di facile utilizzo come avere un’unica applicazione per i diversi pagamenti che al tempo stesso suggerisce al cliente i migliori programmi di risparmio o analisi sulle abitudini finanziarie.

“Per le banche la partita dell’open banking è più ricca di opportunità che di insidie. Occorre avere una strategia chiara di servizi, velocità, cambiamenti. La relazione e la fiducia costituiscono la base da cui partire per rinnovare in questa partita il rapporto con le aziende: la competizione giocherà in velocità con una politica di prezzi aggressiva su servizi paragonabili. Le banche dovranno muoversi con la consapevolezza che il futuro vedrà il valore di scambio rinnovato e basato sui dati e sulle informazioni dei clienti”. afferma Mauro Giorgi, Head of Advisory Services di NTT DATA Italia.

La nuova normativa comunitaria fornisce i razionali e le basi legali per la creazione di un mercato europeo dei pagamenti elettronici uniforme ed equilibrato, grazie all’introduzione di nuovi operatori autorizzati e di norme stringenti per il controllo del rischio.