L’azienda ha partecipato ad uno dei più importanti eventi europei dedicati al marketing e alle strategie di programmatic

advertising 2021 - Attention Metrics

Continua la costante ascesa della DSP Programmatic di Bucksense Inc.

Recentemente, a Londra, al Programmatic Pioneers Summit 2018, tra i più importanti eventi europei dedicati al marketing e alle strategie di programmatic, Cristian Carnevale, CEO di Bucksense, è intervenuto in veste di moderatore a una delle più articolate tavole rotonde che ha trattato l’hot topic della Brand Safety, ovvero della sicurezza del brand pianificato.

Nello specifico, Carnevale ha evidenziato come è possibile garantire agli advertiser una migliore esperienza nella pianificazione programmatic dell’advertising on-line.

Alla tavola rotonda hanno partecipato gli esponenti delle più importanti realtà internazionali dell’interactive advertising: Yoni Argaman, SVP Marketing & Corporate Strategy, Fyber, Adam Chorley, Programmatic Account Director, Condé Nast, Ben Hancock, Global Head of Programmatic, CNN, Kenneth Kulbok, Head of Programmatic, LinkedIn e Sebastien Bardin, Head of Digital Europe, Sony.

In relazione all’incremento delle frodi programmatiche, Bucksense ha adottato un sistema di prevenzione davvero all’avanguardia. Ogni giorno i tool della DSP di Bucksense realizzano test su diversi tipi di frodi pubblicitarie che si rivelano efficienti: ogni volta che un bid, ovvero un’offerta, viene prodotta, viene fornita l’impression, seguito il clic e infine l’utente nel percorso di conversione, per essere in grado di raccogliere tutti i dati a valle della navigazione.

La raccolta dei dati in ogni fase e la connessione di tutti i punti delle diverse fasi in un unico funnel sono alla base di questo processo di verifica. I dati vengono spesso utilizzati per tracciare le conversioni ma raramente sono utilizzati per verificare se il traffico è lecito. Il riferimento incrociato di tutti questi punti mostra molto spesso la presenza di attività fraudolente.

“Bucksense automatizza completamente l’analisi e il controllo delle impressions per fornire un servizio sicuro. La qualità e l’uniformità dei posizionamenti sull’intero funnel del cliente vengono costantemente verificati dal sistema che decide autonomamente di bloccare un posizionamento se qualcosa non quadra e sembra sbagliato” ha dichiarato Cristian Carnevale. “Con le sue soluzioni Self-Serve, Open API e Whitelabel, la nostra DSP offre un concreto ed efficace controllo sull’acquisto media in programmatic”.