Da qui la scarsa attenzione al tema della sicurezza e il mancato utilizzo di sistemi di protezione specializzati

Una recente ricerca ha evidenziato che il 27% delle aziende che hanno subito un attacco DDoS (Distributed Denial of Services) ritiene di non essere stato un obiettivo intenzionale. Ciò dimostra che tutte le realtà aziendali possono essere nel mirino dei criminali informatici, anche quando non ritengono di essere tra le organizzazioni a rischio.

La minaccia continua rappresentata dagli attacchi DDoS e l’impatto che possono avere su un’azienda – dal brusco arresto delle operazioni, fino alla violazione delle informazioni interne o alle richieste di riscatto – mostra come tutti i tipi di business possano essere target a rischio. Nonostante questo, molte aziende sono ancora poco attente al tema della sicurezza IT. Il 28% dichiara di non utilizzare sistemi di protezione specializzati nel fronteggiare gli attacchi DDoS perché crede di non essere un obiettivo sensibile.

Questa mancanza di attenzione è pericolosa. Tra le aziende che hanno subito un incidente informatico nell’ultimo anno, il 44% considera un attacco DDoS il fattore determinante per quell’incidente – una percentuale maggiore rispetto a quella registrata nel 2016, pari al 25%. Il dato mostra l’impatto di questo tipo di attacchi sui luoghi di lavoro e il bisogno delle aziende di difendersi in modo proattivo.

Non sono solo gli attacchi DDoS inaspettati che le aziende devono essere pronte a fronteggiare. Il 23% delle imprese interpellate ritiene che dietro un attacco DDoS subito ci fosse un competitor, intenzionato a mettere in atto mosse di spionaggio o a disturbare le loro attività; il 24% pensa che un’azione di questo tipo possa essere stata utilizzata come tattica per distrarre il team IT dalla presenza di altre minacce e sempre il 24% crede che l’attacco DDoS sia stato progettato per interrompere in modo specifico le operazioni.

“Il numero degli attacchi registrato negli ultimi 12 mesi, insieme all’ampiezza del range dei possibili obiettivi, ha mostrato che nessun tipo di azienda è al sicuro dall’azione dei cybercriminali. Per questo motivo le imprese devono essere pronte a prendersi delle responsabilità quando si tratta di sicurezza in ambito informatico. Non è più tempo di essere indifferenti quando si tratta di proteggere dati sensibili o di mantenere attive e funzionanti le proprie attività” ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.