Un laboratorio di esperienze di innovazione e momento di riferimento in cui l’intero ecosistema dell’innovazione italiano ha potuto imparare, ispirarsi e creare nuove connessioni

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Chi nei giorni scorsi ha varcato i cancelli di Fieramilanocity per partecipare alla 54esima edizione di Smau si è trovato di fronte a una proposta molto lontana dal modello tradizionale di Fiera: con i suoi 250 workshop in tre giorni, la presentazione di oltre 76 casi di successo da parte di imprese e amministrazioni pubbliche e, soprattutto, nuove modalità di incontro tra domanda e offerta di innovazione, percorsi guidati, speed pitching e un coinvolgimento sempre più diretto dei visitatori che a Smau hanno potuto imparare, ispirarsi, connettersi alle persone e toccare con mano la vera innovazione attraverso esperienze inedite. Smau si è quindi confermato come l’appuntamento di riferimento dell’ecosistema dell’innovazione italiano, un laboratorio che ha saputo tenere insieme i big player del settore – Aruba, Avaya, Cisco, Clouditalia, Edisoftware, GData, HPE, Intel, SAP, TIM – e una selezione di 250 fra le startup più promettenti del territorio nazionale, che ha aperto importanti finestre sul mondo e sui mercati di 30 Paesi con la presenza di oltre 50 delegati esteri intervenuti al programma ItaliaRestarstUp promosso dall’ICE in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Smau.

Se già da tempo Smau ha sposato il modello dell’Open Innovation, scommettendo sulle opportunità che nascono dall’incontro tra il mondo corporate e quello delle startup e cercando di amplificare al massimo queste potenzialità, una conferma importante in questo senso è arrivata dai risultati del secondo Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau in collaborazione con Cerved Group e BTO Research: per la prima volta, il rapporto ha messo a confronto le performance delle startup partecipate da fondi di investimento con quelle delle startup partecipate da imprese. Un raffronto che ha evidenziato come le startup con partecipazioni corporate presentano un minor rischio di fallimento e hanno risultati di fatturato migliori: nel corso del 2015 appena il 4,1% è uscita dal mercato, contro il 16% delle realtà partecipate da un investitore specializzato.

Il Corporate Venture Capital – spiega Pierantonio Macola, presidente Smau – è già una realtà nel nostro Paese. Le imprese hanno ormai la consapevolezza che innovare da soli non conviene più e in mille modi diversi stanno sperimentando le opportunità che nascono dall’Open Innovation. Un “fermento” che percorre le imprese di tutte le classi dimensionali e di quasi tutti i settori, su cui a Smau abbiamo voluto accendere i riflettori, non solo attraverso la presentazione del rapporto, ma anche con la condivisione di esperienze davvero significative che vanno in questa direzione”.

Tre giorni intensissimi, che hanno visto anche la partecipazione di molte Regioni italiane – la Valle d’Aosta, la Lombardia, la Liguria, la Provincia Autonoma di Trento con Trentino Sviluppo, il Veneto, l’Emilia-Romagna, le Marche, la Campania, la Basilicata, la Sicilia – che a Fieramilanocity hanno presentato la loro proposta di innovazione e le startup più interessanti dei loro territori. Spazio anche all’innovazione che nasce all’interno delle pubbliche amministrazioni, spesso poco raccontata e poco valorizzata. Ecco che fra le realtà premiate figura la Regione Lombardia, con il portale unico varato quest’anno e con le esperienze dei progetti di e-health, del progetto “Nuova Celiachia” e del nuovo portale per l’assegnazione dell’edilizia residenziale pubblica. La presenza del Veneto è stata l’occasione per puntare i riflettori sul tema del riordino territoriale, valorizzando le esperienze dei Comuni che hanno avviato percorsi di fusione o di condivisione dei servizi per ottenere maggiore efficienza con un taglio alla spesa pubblica. Grande interesse hanno suscitato anche i tavoli di lavoro promossi con Anci dedicati ai temi della sicurezza e monitoraggio del territorio e della mobilità urbana, che hanno messo in connessione i rappresentanti della pubblica amministrazione con le proposte di innovazione che arrivano da imprese e startup.

Industria 4.0, Open Innovation, sanità, fintech, agrifood, commercio e turismo, smart communities i temi nell’agenda dell’edizione di quest’anno: i Live Show, così come i workshop, hanno fatto registrare le sale piene in ogni occasione, a conferma della grande domanda di aggiornamento e formazione da parte dei professionisti e imprenditori, una domanda cui Smau ha dato risposta non con proposte “teoriche” o accademiche, ma con appuntamenti che offrono in ogni occasione delle “istruzioni per l’uso” per chi vuole innovare.

Fra le novità 2017, l’Intel Summit, che ha permesso di gettare uno sguardo su alcune delle innovazioni più interessanti che percorrono il mondo dell’ICT, grande interesse hanno suscitato anche le selezioni di startup protagoniste della rivoluzione fintech e di startup che operano in ambito sanitario presentate dalla Regione Lombardia: due proposte che hanno accesso i riflettori in modo nuovo su due settori oggi percorsi da fortissimi fermenti di innovazione.

Fra i casi di successo premiati figurano esperienze innovative in ambito fintech, è il caso di Deal Evolution che si è affidato alla startup Credimi, ma anche proposte destinate a modificare i modelli sanitari tradizionali come il progetto sperimentale di telemedicina avviato in Friuli Venezia Giulia con H&S, o ancora le esperienze di Ducati Moto Holding che si è affidata a GData per protezione dei dati raccolti dalla rete di sensori sulle moto da corsa. Non sono mancate le esperienze innovative in ambito turistico, fra queste, il caso di Alpitour, che si è affidato alla piattaforma GrowITup, nata per mettere in relazione startup e imprese strutturate, per avviare una partnership con Barbaiola, il motore di ricerca dedicato alla comunità LGBT. Arriva dal Veneto l’esperienza di Texa, che a Smau ha presentato Axone Nemo, innovativo tablet che si presta all’utilizzo in ambienti severi.

Un’offerta di contenuti lontana dai modelli tradizionali di fiera e che dunque chiede nuove modalità di visita. La sperimentazione degli Startup Safari, tour tematici guidati dagli studenti dell’Università Bocconi, è stata accolta con grande interesse: sono stati 26 i tour guidati su specifici settori che hanno accompagnato per tre giorni i visitatori alla scoperta delle eccellenze innovative presenti in fiera.

Il percorso di Smau continua con le proposte del Roadshow che fa tappa nei territori: giovedì 23 e venerdì 24 novembre l’appuntamento con Smau Liguria, mentre giovedì 14 e venerdì 15 dicembre è in programma Smau Napoli.