Il Congresso Nazionale Ordini degli Ingegneri ha preso posizione sulla necessità di promuovere la cultura della sicurezza informatica

Il 62° Congresso Nazionale Ordini degli Ingegneri, che si è chiuso oggi (30 giugno) ad Assisi, si è focalizzato sulle problematiche connesse ai rischi e alla sicurezza. Emblematico, infatti, il titolo scelto: “Corriamo il rischio”, un tema sul quale si sono confrontati i principali esperti italiani, con contributi diversi e con un’attenzione particolare alle conseguenze e alla prevenzione dei danni provocati dal terremoto che, negli anni scorsi, ha colpito drammaticamente proprio il Centro Italia.

Ma uno dei rischi ai quali il nostro Paese è maggiormente esposto è oggi quello della sicurezza informatica. Una tematica inclusa proprio nella mozione finale del Congresso, nel quale gli ingegneri hanno chiesto esplicitamente di “promuovere attivamente la cultura della sicurezza nella gestione e trasmissione delle informazioni, che costituisce oggi una delle minacce più rilevanti per il Paese, promuovendo il ruolo dell’ingegnere, quale responsabile, anche normativamente, del processo”.

Una presa di posizione forte, che impegna il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ma anche le forze politiche e imprenditoriali italiane, chiamate a valutare con sempre maggiore attenzione il rischi connessi alla Security.

Un’attenzione particolare è stata espressa anche nei confronti dell’Industry 4.0. Infatti su sollecitazione di Mario Ascari, coordinatore del C3i (Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione), la mozione ha sottolineato la necessità di “proseguire nel percorso di Industria 4.0 anche per un maggior coinvolgimento degli ingegneri del settore dell’informazione”.

Anche alla luce di questi stimoli, gli ingegneri sono al lavoro per promuovere una serie di incontri di approfondimento e sensibilizzazione sulle tematiche della Security e dell’Industria 4.0.