Le giovani generazioni sono pronte e favorevoli all’intelligenza artificiale usata nella pubblicità

Customer insight personalizzati con Mapp Intelligence

Il marketing, con l’evoluzione di Internet, è diventato più veloce e diretto, ma c’è ancora molto lavoro da fare per riuscire a raggiungere – e colpire – la propria audience. È ormai superata l’era dell’invio di messaggi di massa indifferenziati, ma il panorama attuale dei media è ancora frammentato, i canali a disposizione sono numerosi e l’attenzione degli utenti limitata.

Tutto ciò è ancora più vero quando si tratta dei Millennial: per comunicare con questa generazione, che utilizza numerosi dispositivi e canali differenti, è essenziale inviare messaggi rilevanti e interessanti. Tuttavia, i brand faticano ancora a trasmettere pubblicità personalizzate e pertinenti che riescano a coinvolgere gli utenti, invece di infastidirli.

La difficoltà potrebbe derivare dal fatto che la categoria dei Millennial include fasce d’età eterogenee: le persone di età compresa tra i 25 e i 35 anni sono infatti molto diverse tra loro per quanto riguarda interessi, comportamenti e stili di vita. Di conseguenza, ogni tentativo di raggiungere, attrarre o interessare questo target è fallimentare, in quanto nessun messaggio potrà funzionare con tutti.

Ciò che accomuna questa generazione, tuttavia, il desiderio di ricevere comunicazioni personalizzate e che le aziende siano in grado di anticipare le loro esigenze. Secondo la recente indagine “Consumer Perceptions of AI” di Rocket Fuel, le giovani generazioni sono favorevoli all’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei brand per guidare le loro decisioni d’acquisto. L’80% dei Millennial ha affermato di preferire che le aziende inviino pubblicità e offerte personalizzate.

“Si tratta di una buona notizia per i marketer che investono online: ci dimostra che le giovani generazioni sono talmente abituate all’uso dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende per migliorare la loro vita da accettare il suo utilizzo per offrire le promozioni, i prodotti e i servizi più in linea con i loro interessi. Sembra, persino, che comprendano e apprezzino lo scambio di dati che ha luogo tra aziende e consumatori: offrono le loro informazioni personali in cambio di contenuti interessanti, divertenti e, soprattutto, rilevanti”, ha commentato Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe and Mena Region di Rocket Fuel. “La sfida per le aziende, ora, è raggiungere questo obiettivo creando comunicazioni mirate, personalizzate e appropriate, evitando di rivolgersi a generici gruppi di utenti. Ma com’è possibile organizzare e utilizzare una tale quantità di dati per identificare la persona giusta nel momento e nel posto appropriato, indipendentemente dalla fascia d’età a cui appartiene? La risposta è: con attività di marketing meno programmatic e più predittive”.

Molti brand custodiscono moltissimi dati ma non riescono a utilizzarli nel modo più efficace. Combinando i first party data e l’intelligenza artificiale, le aziende possono ora identificare le abitudini e i comportamenti dei consumatori in tempo reale e usare queste informazioni per scoprire nuovi potenziali clienti su internet. La piattaforma di predictive marketing di Rocket Fuel, ad esempio, usa l’intelligenza artificiale insieme ai dati first party e, se necessario, third party per analizzare miliardi di touch-point e caratteristiche prima di prevedere quali persone risponderanno alla pubblicità di un determinato brand. Questo rivoluziona il tradizionale metodo di marketing basato sul funnel e permette alla tecnologia di contattare i giusti utenti nel momento migliore, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. La segmentazione, per sua natura, guarda al passato, mentre l’intelligenza artificiale può prevedere il futuro.