Il merito è il ricorso a reti neurali che traducono intere frasi anziché una parola per volta

Sono molte le applicazioni delle reti neurali e del machine learning, dal marketing alla sanità. Uno dei colossi dei nostri tempi, Google, ha ora utilizzato questi strumenti per migliorare la sua funzionalità di traduzione.

Il Traduttore di Google infatti propone ora una traduzione più accurata e facile da capire proprio grazie al ricorso alla traduzione automatica mediante reti neurali basate sul machine learning.

Questa tecnologia dà risultati decisamente migliori rispetto al precedente sistema, basato su sequenze di frasi, perché permette di tradurre intere frasi anziché una parte per volta.

Le nuove traduzioni sono disponibili nella maggior parte dei paesi in cui è presente Google Traduttore: nelle app per iOS e Android, all’indirizzo translate.google.it e tramite la Ricerca Google. Presto saranno anche disponibili per le traduzioni automatiche delle pagine in Chrome.

L’italiano si aggiunge a una serie di altre lingue che sono passate alla traduzione neurale.