“Produrre” un laureato costa troppo: le competenze digitali sono la chiave per colmare il gap tra istruzione e tessuto produttivo.

Il Nuovo Ecosistema dei Pagamenti – Giovani, Startup e Fintech”, questo il titolo del workshop che si è tenuto all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica (A.I.I.P.), un panel di esperti si è confrontato con gli studenti universitari su presente e futuro dei pagamenti digitali e sul ruolo che questi possono giocare nell’evoluzione tecnologica del Paese.

Il quadro emerso dall’incontro è quello di un’Italia dove accademia e mondo del lavoro non vanno di pari passo. Un Paese in cui, secondo Maurizio Pimpinella, “al sistema pubblico “produrre” un laureato costa 170 mila euro e mediamente gli oneri a carico di una famiglia che intenda sostenere gli studi dei propri figli, dal diploma superiore a quello universitario, si aggirano intorno a 60 mila euro: dov’è il ROI, return on investment? Le competenze digitali sono la chiave per colmare il gap tra istruzione e tessuto produttivo. Ogni settore sta subendo un cambiamento radicale: riscrivere i processi e il rapporto con i propri clienti può essere fatto in modo efficace solamente inserendo nel mercato del lavoro expertise mirate, assorbendo dunque i giovani laureati e creando occupazione. I vuoti normativi non fanno bene al Paese: bisogna trovare alternative utili al Voucher INPS, tanto per cominciare, affinché ogni tipologia di lavoro abbia dignità e venga inquadrata nella legalità”.

La cultura dell’innovazione parla con la nazione grazie ai digital payment: è proprio questo l’aspetto più interessante del comparto delle procedure di incasso e pagamento, è la lingua comune della società operosa di cui facciamo tutti parte. I Millennial, i consumatori di domani, stando agli ultimi dati del Millenial Disruption Index, nel 71% dei casi vanno più volentieri dal dentista che in banca e nel 33% dei casi ritengono che in futuro non avranno bisogno di rivolgersi a un istituto bancario. Dobbiamo ripartire da loro” ha dichiarato Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P.

L’appuntamento presso l’ateneo milanese rappresenta la quarta tappa del tour sull’educazione finanziaria promosso dall’A.I.I.P., che sta toccando università e scuole superiori in tutta Italia, ma anche luoghi “insoliti” come alcuni grandi centri commerciali. Lo scopo è quello di spiegare in modo semplice e diretto i vantaggi che l’adozione di una cultura dell’innovazione, che vede nel digital payment un prezioso strumento, potrebbe apportare.

Oltre al presidente dell’A.I.I.P. Maurizio Pimpinella, hanno preso parte all’evento in qualità di relatori Antonio Galiano – Head of e-Bank – Iccrea Banca e Presidente di Ventis, Carlo Guzzetti – Industry Manager di Google, Francesco Pallavicino – Customer & Market Insights di CartaSi, Valeria Santoro – Country Manager Italy di Stocard, Paola Trecarichi – Vice President di HIPay Italy.