Secondo una ricerca Ricoh-Coleman Parkes cresce la fiducia nelle tecnologie come fattore abilitante per un ottenere un vantaggio competitivo. Le aziende sono pronte ad affrontare i cambiamenti in atto secondo il 66% dei dipendenti

Agenda Digitale

Il 2017 sarà un anno di successo. Ad affermarlo sono i dipendenti di tutta Europa, intervistati per una ricerca commissionata da Ricoh a Coleman Parkes Research, secondo cui le organizzazioni per le quali lavorano riusciranno a raggiunge i propri risultati di business. Il 59% è infatti convinto che, entro la fine del 2017, la propria azienda acquisirà una posizione di mercato migliore di quanto ottenuto durante l’anno appena concluso. Un segnale positivo questo, segno di una ventata di ottimismo che gli europei iniziano a provare sperando di scacciare i timori dovuti agli effetti di una crisi durata troppi anni e non ancora del tutto conclusa.

Analizzando settore per settore, la ricerca Ricoh, ha evidenziato come il mondo manifatturiero e dei servizi professionali siano quelli maggiormente ottimistici per il 2017 con rispettivamente il 64 e il 65% dei lavoratori convinti che la propria azienda otterrà maggiore successo. Più pessimistici invece nel settore pubblico (41%) e nella sanità (42%).

Merito di questa inversione di tendenza è sicuramente dovuto al ruolo giocato dalla tecnologia, considerata insieme al crescente livello di automazione dei processi e allo sviluppo di nuove realtà altamente competitive (il mondo delle startup innovative non è mai stato così in fermento) la vera chiave del successo. Non a caso Cloud, Big Data, Internet of Things e Smart Working sono diventati i veri pilastri sui cui le aziende orientate all’innovazione stanno fondando i loro modelli di business con ottimi risultati.

Le organizzazioni che abbracceranno la digital transformation riusciranno ad ottenere un vantaggio competitivo. I lavoratori si aspettano infatti che le imprese aumenteranno la loro creatività, ridurranno lo spreco di risorse a fronte di una maggiore efficienza e diventeranno più flessibili. Al contrario, chi si ferma è perduto. La digitalizzazione è infatti diventata la discriminante per la sopravvivenza delle aziende stesse: le realtà che voltano le spalle all’innovazione respingono il futuro e si autocondannano. A pensarla così è il 95% dei lavoratori europei, convinto che questo contesto di trasformazione porterà benefici alla propria azienda nel corso dell’anno” ha spiegato David Mills, CEO di Ricoh Europe.

Cresce anche la consapevolezza tra i vertici aziendali che sembrano finalmente iniziare a comprendere le opportunità offerte dal digitale, confermate anche da numerosi studi che dimostrano la correlazione positiva tra investimenti in tecnologia con migliori performance ottenute. In questo contento due terzi dei dipendenti europei ritiene che i vertici della propria azienda siano assolutamente pronti ad affrontare questa era di cambiamento, il 26% è dubbioso, mentre l’8% non crede che i “piani alti” siano in grado a far fronte alle sfide attuali.

Senza una strategia basata sull’analisi delle informazioni molte aziende saranno in difficoltà. È necessario quindi che queste realtà abbiano come priorità quella di rivedere la propria strategia digitale a lungo termine e di implementare i giusti tool e tecnologie. Inoltre promuovere la fiducia nel digitale sul posto di lavoro è essenziale per raggiungere il successo, soprattutto ora dove digitale e fisico si stanno fondendo sempre di più. L’importanza di comunicazioni efficaci, strumenti di collaborazione e smart working è ormai essenziale per condividere e accedere alle informazioni ed essere maggiormente efficienti” ha concluso David Mills.

Non è un caso quindi che tra le aree su cui le imprese, a detta dei dipendenti, dovrebbero focalizzare la propria attenzione vi sono il miglioramento delle comunicazioni con i clienti, l’aumento della produttività mediante tecnologie per la collaborazione e la semplificazione dei processi grazie alla digital transformation.