Grazie alle appliance Check Point, Telethon ora può sfruttare appieno le potenzialità della virtualizzazione, fornendo un ambiente ad alta affidabilità

Telethon, fondazione che finanzia e promuove la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, ha scelto le appliance Next Generation Threat Prevention di Check Point Software Technologies per proteggere le informazioni riservate e migliorare la visibilità e il controllo sui propri sistemi informatici.

Il dipartimento IT di Telethon è un team ristretto, nel quale tutti hanno competenze trasversali. Nonostante nessuno si occupi di sicurezza in modo specifico, la sicurezza ricopre un ruolo centrale, sia per la quantità sia per la qualità e la sensibilità dei dati trattati dall’organizzazione e dai propri istituti. Data l’importanza delle ricerche condotte, la continuità e la sicurezza delle operazioni rappresentano un elemento critico. Inoltre, vista la forte reputazione di eccellenza che Telethon gode in Italia, qualsiasi violazione di sicurezza potrebbe comprometterla e avere ripercussioni significative sulle future campagne di fund raising destinate a finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare.

Per mettere adeguatamente in sicurezza la propria rete e difendersi dalle minacce moderne più sofisticate, Telethon ha istituito un bando di gara e selezionato le soluzioni di Check Point. Attraverso Grafidata, partner storico di Check Point dell’area romana, sono state implementate una serie di virtual appliance che offrono la possibilità di legarsi a una soluzione software indipendente dall’hardware – al fine di poter scalare l’infrastruttura e quindi rendere più potenti e migliori le performance.

L’iniziale infrastruttura selezionata comprendeva i Software Blade Firewall, IPS, URL Filtering e VPN. Col tempo, sono stati aggiunti i Software Blade Application Control, Anti-Bot e Antivirus.

Le soluzioni di Check Point funzionano in modo davvero ottimale. Quando, al mattino, accediamo alla dashboard di Check Point, vediamo che durante la notte ha analizzato migliaia di file e non abbiamo più dipendenti che non possono lavorare a causa di problemi legati alla sicurezza. Tutto questo non richiede molto tempo o intervento del personale IT, il che ci lascia liberi di occuparci di altro,” ha dichiarato Marco Montesanto, responsabile sistemi informativi della Fondazione Telethon.

Grazie alle appliance Check Point, Telethon ora può sfruttare appieno le potenzialità della virtualizzazione, fornendo un ambiente ad alta affidabilità, senza nessuna interruzione in caso di implementazione di nuovi servizi o upgrade dell’hardware, nuove policy, nuovi controlli: per l’utenza interna, tutto ciò si traduce in un enorme vantaggio competitivo, che ha spostato l’ago della bilancia a favore di Check Point. Le virtual appliance hanno garantito a Telethon un ottimo ROI, dato che il modulo firewall è scalabile, e può essere adattato di volta in volta a macchine più performanti.

Un ulteriore vantaggio è la possibilità di tenere sotto controllo, tramite un’unica dashboard, tutte le soluzioni che permettono la gestione dei device personali, senza aumentare la complessità di gestione. Per questo, l’organizzazione è interessata a valutare altre soluzioni di Check Point quali Mobile Threat Prevention ed Endpoint Security, al fine di avere un’unica interfaccia per la gestione di un’infrastruttura eterogenea.

Le soluzioni di livello enterprise di Check Point sono l’ideale per un dipartimento IT come quello che gestisce l’intera infrastruttura informatica di Telethon, perché la gestione della sicurezza è chiara e non richiede specializzazioni verticali. La dashboard, facile da usare, semplifica la gestione e migliora la comprensione della rete, poiché offre una visualizzazione centralizzata di tutto quello che avviene all’interno della rete,” ha dichiarato Massimiliano Bossi, Channel Sales Manager di Check Point Italia. “Inoltre, avendo scelto una soluzione virtuale, nel corso degli anni Telethon ha potuto aggiornare la propria infrastruttura IT, affrontando le necessità attuali e garantendo la continuità e, soprattutto, la sicurezza delle proprie operazioni”.