Il 41% dei manager in Italia pensa che la propria azienda sarà obsoleta nei prossimi 3-5 anni

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Secondo uno studio indipendente condotto da Vanson Bourne su 4000 business leader, di medie e grandi imprese, di 16 paesi e 12 mercati/vertical, il 41% in Italia pensa che la propria azienda diventerà obsoleta nei prossimi 3-5 anni, per la competizione con le start-up nate nell’era digitale.

A livello EMEA (Europe, Middle East & Africa), la percentuale sale al 45%, con la Svizzera che guida la classifica dei più “preoccupati” (60%), seguita da Olanda (52%) e Francia (48%).

Fanalino di coda l’Inghilterra, dove solo il 32% degli intervistati sente il proprio business veramente minacciato dal radicale processo di digitalizzazione in atto.

A livello mondiale, invece, il 48% delle aziende non si sente in grado di prevedere l’evoluzione del proprio mercato nei prossimi tre anni, proprio a causa delle sfide imprevedibili portate dalla trasformazione digitale.

La trasformazione digitale in atto, che sta alterando in modo dirompente gli scenari economici e sociali a livello mondiale, deve essere percepita come un’opportunità di business, che permette alle aziende di essere più reattive sul mercato, riducendo i costi”, ha commentato Marco Fanizzi, Vice President Dell EMC Enterprise. “Tutte quelle aziende che fino a ora hanno interpretato la trasformazione digitale come un paradigma tecnologico da applicare ai processi con un approccio totale, sono avviate verso percorsi di crescita solidi e sostenibili. Crediamo che si tratti di un passaggio obbligato per tutte quelle società che vogliono posizionarsi in modo sempre più distintivo nel proprio settore di riferimento nel corso dei prossimi anni”.

I dati raccolti dalla Digital Business Research confermano sul campo, una volta di più, quanto sia necessario per le imprese intraprendere un percorso di trasformazione digitale che consenta non solo di affrontare con la dovuta sicurezza un mercato sempre più dinamico e competitivo, ma anche di crearsi prospettive promettenti in ottica futura”, spiega Filippo Ligresti, General Manager Commercial Business DELL EMC.  “Alle preoccupazioni espresse dai responsabili aziendali si affianca, almeno per l’Italia, un livello di maturità digitale superiore alla media, che apre nuove e significative opportunità per le realtà in grado di porsi come partner di riferimento in questo processo strategico”.

Il progresso della trasformazione digitale è stato, finora, a dir poco irregolare. Alcune aziende hanno a malapena iniziato. Molti hanno adottato un approccio graduale. Solo una piccola minoranza ha quasi completato il passaggio verso il digitale. Appena una società su tre del panel sta facendo registrare buone prestazioni in quelli che sono i pilastri del business digitale. La stragrande maggioranza (73%) delle aziende a livello globale ammette che la trasformazione digitale potrebbe essere più diffusa all’interno dell’organizzazione.