Grazie alle strategie di Open Innovation è possibile migliorare le buone pratiche delle PMI

G2-Startups

La crescita di intermediari per l’innovazione, quali acceleratori, come è G2-Startups, e l’incremento delle attività di corporate venture capital, come avviene soprattutto negli Stati Uniti indicano la maggiore maturità delle strategie di Open Innovation.

Questo il tema centrale del workshop di Roberta Gilardi, CEO G2-Startups, dal titolo ‘Startup come laboratori e spazi per l’innovazione delle imprese‘, che si è tenuto nell’Arena Open Innovation a cura di Regione Lombardia di SMAU Milano, dove G2 è presente con un proprio stand.

Secondo una ricerca di Boston Consulting Group, l’uso di acceleratori per la realizzazione di strategie open innovation è aumentato in modo esponenziale, del +75% in media annuo, tra il 2010 e il 2015.

Secondo l’ultimo rapporto del NVCA (National Venture Capital Association), su dati Pitchbook, il corporate venture capital registra un generale incremento nella dimensione dei deal e una concentrazione su vertical stratetigici quali 3D printing e mondo software.

Questo significa che è possibile trasferire buone pratiche del mondo statunitense a quello italiano, specialmente nel rapporto delle PMI con il contesto competitivo internazionale. Questo è uno dei core business di G2-Startups, che si propone di supportare le imprese italiane nel loro percorso di Open Innovation.