Ma questo fenomeno è uno sviluppo più veloce di nuove tecnologie, come sarà possibile tenere il passo?

Di Jim Zemlin, Executive Director, The Linux Foundation

In nessun ambito riscontriamo uno sviluppo collaborativo ed open source quanto in quello delle tecnologie di cloud. Dal Software-Defined Networking (SDN) allo sviluppo delle applicazioni, ai contenitori ed altro ancora, stanno emergendo centinaia di progetti open cloud per lo sviluppo di tecnologie trasformative che consegnino prodotti e servizi su richiesta, a portata di clic.

L’open source e lo sviluppo collaborativo hanno provato più e più volte di incrementare il tasso di sviluppo dei software e di migliorarli. Il risultato dell’applicazione di questi metodi di sviluppo tramite cloud, nell’industria informatica, è un’evoluzione del settore più veloce rispetto a qualsiasi altro periodo di sviluppo nella storia del settore della tecnologia.

Alla rivoluzione industriale sono serviti decenni per sviluppare progetti proprietari, per la registrazione dei brevetti per le macchine industriali, mentre l’era dell’hardware dei computer negli anni ’50 e ‘60s non si è materializzata nel mercato comune fino agli anni ’80 e ‘90.

Sappiamo che i computer e le tecnologie informatiche odierne raddoppiano le loro prestazioni ogni 12-18 mesi. I software open source e lo sviluppo cooperativo sono il motore di questo ciclo. Il tasso di sviluppo dei kernel di Linux, ad esempio, è impareggiabile. Gli ultimi dati ci mostrano che vengono effettuate circa 8 modifiche a Linux, ogni ora, e che lo stesso viene sviluppato più velocemente che mai. Progetti quali OpenStack, Cloud Foundry, CloudStack, Docker ed altri stanno usando gli stessi metodi per crescere in maniera sempre più veloce.

Come risultato, siamo passati in pochi anni dalla tecnologia di cloud esistente solo come concetto ad un driver reale ed adatto alla velocità forsennata con la quale si conducono oggi gli affari. Nel 2013, molti progetti di cloud stavano ancora sviluppando le caratteristiche chiave dei loro progetti e stavano migliorandone le funzionalità. Le imprese erano ancora alle prime fasi della pianificazione e dei test dei loro cloud pubblici, privati ed ibridi. I progetti di cloud oggi presentano grandi aumenti nel numero di utenti e delle comunità di sviluppatori con linee di codice e con impegno in ascesa, mentre le imprese vanno oltre testando lo sviluppo tramite la sovrapposizione. Come asserito nella The Linux Foundation’s 2015 Open Cloud Directory, “Se il 2014 è stato l’anno in cui le imprese hanno iniziato a mettere in atto le proprie strategie per il cloud, il 2015 sarà l’anno in cui le imprese sviluppatrici e le applicazioni compiranno una completa migrazione sul cloud e le compagnie effettueranno un altro passo avanti nello sviluppare un’industria informatica su misura del web.”

Ma se l’impatto delle tecnologie open cloud sul settore informatico è uno sviluppo più veloce di nuove tecnologie, come sarà possibile tenere il passo? Come tenere traccia di tutti i nuovi progetti open source emergenti e come riconoscere quelli più validi?

L’Open Cloud Directory alla quale mi riferivo in precedenza mira proprio a questo. Descrive una varietà di progetti che stanno sviluppando l’informatica via cloud, che sono ben supportati e che hanno comunità pulsanti di sviluppatori in continua crescita. I parametri di riferimento per l’inclusione nella guida includono le origini del progetto, il numero di collaboratori, la data di inizio dei progetti, numero e frequenza degli interventi, diversità dei contributi, esposizione, uso dimostrabile dell’impresa e le opinioni esperte provenienti dalla comunità degli sviluppatori open source. Speriamo che questi criteri possano aiutare sia gli sviluppatori che gli investitori a capire dove investire le proprie risorse al fine di migliorare le proprie strategie di investimento alla stessa velocità con la quale questi progetti vengono sviluppati.