I manager dei servizi finanziari non sono ancora pronti ad abbandonare i processi basati sulla carta: entro il 2018, il 42% dei principali processi aziendali si baserà ancora largamente sull’impiego della carta, ostacolando così le aspirazioni verso una completa digitalizzazione.

dematerializzazione

Le imprese che si occupano di servizi finanziari sono ancora molto caute per quanto riguarda la digitalizzazione dei loro processi aziendali; diversi dirigenti, infatti, affermano che entro il 2018 molti dei processi fondamentali si baseranno ancora largamente sull’utilizzo della carta.

Il report “Digitisation at Work” di Xerox, azienda leader nel mondo per i processi aziendali e la gestione dei documenti, che raccoglie le opinioni di 200 responsabili decisionali del settore IT impiegati presso multinazionali finanziarie tra l’Europa Occidentale e il Nord America, ha rilevato che, sebbene il 45% dei manager ritenga che i processi aziendali basati su carta presentino rischi per la sicurezza, il passaggio ai processi digitali non sembra essere così imminente.

La ricerca ha svelato che ancora il 56% delle aziende operanti nel settore finanziario lavora principalmente su carta, e oltre la metà (il 57%) presenta ai clienti le fatture in forma cartacea. Circa un quinto (17%) dei partecipanti al sondaggio non ha ancora digitalizzato nessuna delle aree di business principali della propria azienda, che includono: sviluppo del prodotto, fatturazione, customer engagement, socializzazione delle risorse umane e sviluppo contrattuale.

Tutto ciò avviene nonostante il 43% dei manager occupati nel settore dei servizi finanziari ritenga che passare al digitale potrebbe abbattere i costi, e il 42% è convinto che agire in questa direzione porterebbe a un aumento della produttività.

C’è ancora tanta strada da fare

Il report di Xerox rileva che sono molte le aziende operanti nel settore finanziario che non hanno ancora compiuto nemmeno i primi passi verso  la digitalizzazione. In particolare, la mancanza di analisi dei dati si rivela essere il maggiore ostacolo all’automazione e alla digitalizzazione dei flussi di lavoro.

Il report ha rivelato che:

  • Il 44% delle aziende che operano nel settore finanziario non ha ancora implementato alcuna soluzione per i propri dipendenti che lavorano tramite dispositivi mobili;
  • Il 52% delle imprese non ha aggiunto né potenziato i propri servizi basati su cloud;
  • Il 50% delle aziende non ha integrato né migliorato le proprie competenze nel campo dell’analisi predittiva tramite big data;

“Non si può pensare di buttarsi a capofitto nel grande mondo della digitalizzazione dei processi aziendali senza avere prima un piano. È necessario prima compiere una valutazione dei propri processi aziendali, e successivamente muovere i primi passi”, ha affermato Andy Jones, Vice Presidente, Workflow Automation, Large Enterprise Operations di Xerox.

L’evoluzione dell’automazione

Nonostante si affidi ancora alla carta, il settore finanziario sembra concentrarsi molto sull’automazione dei processi. Più del 78% degli intervistati, inoltre, crede di aver identificato le principali funzioni aziendali che trarrebbero vantaggi dall’automazione. Queste includono: contabilità (42%), relazioni con i clienti (38%) e conto fornitori (43%).

“Ancora una volta, il fulcro della questione risiede nei dati”, ribadisce Andy Jones.  “Poiché gli sforzi verso l’automazione differiscono tra le imprese che operano nel settore finanziario, sarà importante individuare velocemente i trend relativi alle performance e validare i dati, così da ottenere maggior accuratezza. I modelli aziendali digitali permettono alle imprese di vedere con maggior chiarezza i propri processi, così da comprendere quali divisioni o processi trarrebbero effettivamente il maggior beneficio dalla trasformazione digitale”.