Il piano di governo incentiva la digitalizzazione per le pmi e apporta sgravi fiscali e concreti vantaggi alle aziende aderenti

Nuovo pacchetto di interventi del governo in campo fiscale. Al via il piano, varato nell’aprile 2015, per spingere tutte le aziende a fatturare elettronicamente, attraverso un sistema incentivante, fatto di crediti di imposta e di altri strumenti a vantaggio delle imprese.

Il 2016 sarà quindi l’anno della fatturazione elettronica tra privati. I dati saranno immediatamente disponibili sui server dell’Agenzia delle Entrate e i controlli fiscali potranno essere effettuati da remoto, con un notevole risparmio, in termini di tempo, risorse e denaro. “Se il progetto funziona, la stima minima è di 3-4 miliardi, un bel recupero. Nel migliore scenario, una decina. Pensiamo di intervenire con un nuovo decreto correttivo di quello attuativo della delega fiscale”, dichiara al quotidiano La Repubblica il viceministro Luigi Casero.

Secondo uno studio del Gruppo Cmt, grazie alla fatturazione elettronica le aziende risparmierebbero fino al 60% dei costi sostenuti in passato per la contabilità.

“Mentre il 2015 sarà ricordato come l’anno della fatturazione elettronica per la Pubblica Amministrazione, il 2016 sarà l’anno della fatturazione elettronica tra i privati. Riteniamo che estendere i benefici dalla PA alle imprese private sia un passo strategico per l’evoluzione digitale dell’Italia, un appuntamento che non possiamo più rinviare. Noi siamo pronti: abbiamo già attivato servizi specifici, che portano concreti vantaggi alle imprese. Per questo motivo, auspichiamo da parte del governo l’adozione sin da subito di incentivi tangibili e importanti a favore di tutte quelle aziende che decideranno di fatturare elettronicamente” dichiara Pablo Pellegrini, Document Management, Workflow & Services Division Manager di SB Italia.

Da aprile 2015, in Italia è diventata obbligatoria la fatturazione elettronica per l’intero settore del cosiddetto “Business to Government”, ovvero tutti i rapporti che si instaurano tra Pubblica Amministrazione e imprese. I numeri parlano chiaro: sono più di 14 milioni le fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio Sogei nei primi 14 mesi dall’entrata in vigore dell’obbligo, con una media di 60 mila fatture al giorno destinate a oltre 22.700 Pubbliche Amministrazioni.

L’estensione di questo sistema al mondo delle aziende private ha diversi obiettivi, tra cui combattere l’evasione fiscale, migliorando la tracciabilità di tutte le operazioni, diminuire la burocrazia e semplificare i controlli, che da fisici diventeranno sempre di più “remoti”.