Premiati 4 progetti in ambito digitale realizzati da sole donne

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Si è svolta ieri la premiazione dei migliori progetti, scelti fra gli elaborati delle studentesse che hanno partecipato all’edizione 2016 del progetto NERD? (Non E’ Roba per Donne?), organizzato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca e IBM, con la collaborazione della Fondazione IBM Italia.

Il progetto NERD? – nato alcuni anni fa dalla collaborazione fra l’Università la Sapienza di Roma ed IBM – è dedicato alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado si propone di diffondere la passione per l’informatica tra le giovani studentesse al fine di orientare le loro scelte universitarie.

Perché? Perché è stata l’Unione Europea a stimare che nel 2020 ci saranno 850mila posti di lavoro che non saranno coperti per insufficienza di competenze digitali e il numero di donne impegnate in questo settore è ancora molto, troppo basso. Secondo alcune ricerche rispetto ai colleghi maschi, le ragazze sono più inclini al problem solving, al multitasking, alla gestione dei rapporti interpersonali e al team working. Inoltre, si riconosce alle donne anche maggiore creatività e propensione all’innovazione, caratteristiche imprescindibili per chi si affaccia agli studi STEM.

A questa edizione hanno aderito 16 scuole di Lombardia e Piemonte, rappresentate da 190 ragazze, che hanno partecipato ad incontri formativi e laboratori, dove hanno potuto imparare in maniera semplice, veloce e divertente a progettare e programmare app, sperimentando sotto la supervisione di chi questo percorso l’ha già intrapreso con passione, il “mestiere” dell’informatico.

Il progetto NERD? per la prima volta si inquadra all’interno delle iniziative della Buona Scuola relative alla “alternanza scuola lavoro” che da quest’anno rappresenta un elemento strutturale dell’offerta formativa. Alle scuole viene offerta la possibilità di collaborare non solo nelle imprese, ma anche in enti pubblici e nelle istituzioni culturali svolgendo almeno 400 ore da effettuare negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei. Si tratta di un’innovazione storica per l’impianto formativo della scuola italiana, perché punta ad aprire le porte delle scuole alle esperienze e alle competenze che si formano fuori dall’aula.

Dopo l’evento di kick-off del 22 gennaio scorso, il progetto si è svolto in due incontri di laboratorio. Le studentesse, suddivise in 60 gruppi di lavoro, hanno utilizzato AppInventor, uno strumento realizzato dal M.I.T. (http://appinventor.mit.edu)

Dalla loro creatività sono nate così app per scegliere ed ascoltare musica, per raccontare storie, per prendere appunti, cercare nuove ricette e scambiare libri, giochi e innovative guide turistiche.

I 45 progetti presentati sono stati valutati da una commissione composta dalle volontarie del team IBM Women in Technology (donne che svolgono professioni tecniche e ricercatrici), da tutor ed esperti di laboratorio del Dipartimento di Informatica sistemistica e comunicazione dell’Università di Milano-Bicocca, dal team della Fondazione IBM Italia. La partecipazione della Fondazione IBM Italia si inserisce nelle attività e progetti realizzati per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica e per l’orientamento dei giovani nella scelta degli studi universitari, valorizzando il contributo dei volontari IBM.

Sono stati premiati i 4 progetti che si sono distinti per maggiore creatività, innovazione e valore tecnologico. Eccoli in sintesi:

MyHealthyCocktail: app salutista che suggerisce ricette di bevande sane e allo stesso tempo permette di trovarle in internet. GrowUp: app che può aiutare tutti, anche coloro che non hanno esattamente il “pollice verde” a piantare e mantenere in buona salute fiori e piante. Mathapp: app scientifica che, grazie al suo formulario, permette di avere sempre a portata di mano le equazioni risolutive dell’algebra e di alcune figure della geometria analitica. Multitasking: app che fornisce un’ampia scelta di attività per giocare, cucinare, esercitarsi nelle lingue.