In Italia, 10 tra i principali gruppi bancari hanno adottato la soluzione SWIFT per la compliance contro i crimini finanziari

Sono 1.523 le istituzioni finanziarie che nel mondo hanno adottato il Know Your Customer (KYC) Registry di SWIFT, banca dati centralizzata che racchiude e gestisce le informazioni standardizzate relative alle istituzioni finanziarie, necessarie per il rispetto delle leggi in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo.

Luc Meurant, Head of Compliance Services di SWIFT, ha dichiarato: “Il KYC Registry contribuisce a migliorare l’efficienza e a ridurre costi e rischi di compliance Know Your Customer del settore bancario. L’adozione rapida da parte della comunità finanziaria è un chiaro indicatore dell’approccio collaborativo che le banche hanno deciso di adottare, al fine di poter disporre di strumenti standardizzati che consentano di affrontare le sfide della compliance KYC a livello mondiale. Intendiamo continuare a lavorare insieme alla nostra comunità di riferimento per rendere il KYC Registry sempre più esteso, a beneficio di tutti i suoi utilizzatori”.

UniCredit SpA, tra i principali utilizzatori italiani del KYC Registry, lo considera non solo uno strumento di compliance particolarmente efficace e competitivo, ma anche un’opportunità verso i propri clienti, e un punto di riferimento per l’affermazione di un nuovo modello culturale: quello dell’approccio collaborativo al tema KYC.

Con gli strumenti idonei, gli obblighi di compliance possono essere tradotti in opportunità a vantaggio delle banche – commenta Fabrizio Bottani, Head of CIB Know Your Customer Italy di UniCredit SpA – Così è stato per l’adozione del KYC Registry, attraverso cui abbiamo potuto riconfermare sul mercato le nostre caratteristiche di trasparenza e affidabilità, nonché il nostro impegno per il pieno rispetto delle regolamentazioni internazionali, nell’interesse dei nostri clienti. Siamo stati la prima banca al mondo a pubblicare tutte le informazioni nel KYC Registry, e crediamo molto nelle opportunità che possono derivare da uno sforzo collettivo a livello settoriale. Si tratta di una sfida importante, che richiede un cambiamento culturale del modo di lavorare delle banche, in un’ottica di maggiore cooperazione. Il KYC Registry rappresenta un esempio particolarmente virtuoso da questo punto di vista: SWIFT si rivolge infatti ad una comunità di oltre 10.800 istituzioni bancarie nel mondo, presso cui può promuovere l’utilizzo della soluzione. Anche noi stiamo ci stiamo impegnando per far partecipare le nostre banche corrispondenti. Dobbiamo lavorare tutti insieme, per il bene del nostro settore.”

Le banche contribuiscono al KYC Registry fornendo una serie concordata di dati e documenti, per validazione da parte di SWIFT, che possono poi condividere tra loro e con le rispettive controparti. Ogni banca mantiene la proprietà delle proprie informazioni e la piena facoltà di controllare quali altre istituzioni possono accedervi. Per le banche, non vi sono costi associati alla fornitura delle informazioni, né all’utilizzo del KYC Registry per condividere le proprie informazioni con altre banche. Nel 2015, infatti, la consultazione dei dati è gratuita per le banche che contribuiscono con le proprie informazioni al KYC e lo promuovono presso i loro corrispondenti.