In Russia la cybercriminalità è responsabile dei furti di denaro nel 95% dei casi

Da un’indagine che si è svolta negli ultimi tre anni e mezzo su più di 330 incidenti che hanno messo in pericolo la sicurezza informatica di governi, organizzazioni e aziende private, è emerso che in più del 95% dei casi questi incidenti sono stati causati da software dannosi, che sono riusciti a rubare denaro. I dettagli ed altre scoperte chiave fanno ora parte di un report firmato Kaspersky Lab intitolato, “La cybercriminalità in Russia: ecco come funziona”.

Il dossier prende in considerazione i danni causati alle aziende da parte di criminali informatici di madrelingua russa che sono stati assicurati alla giustizia negli ultimi dieci anni. Include, inoltre, una panoramica di prodotti e servizi disponibili sul mercato illegale russo e spiega la struttura di una tipica gang russa di cyber criminali e i ruoli principali.

 

Ha commentato Ruslan Stoyanov, a capo del Dipartimento Investigativo Incidenti Informatici di Kaspersky Lab: “Diversamente da altre bande clandestine locali, per esempio in Brasile, i cybercriminali di madrelingua russa non si concentrano su bersagli locali. I loro obiettivi sono internazionali e pensiamo che essi rappresentino una minaccia crescente di portata sempre maggiore. Con la recente svalutazione del rublo, i criminali informatici russi preferiscono spostare la loro attenzione da obiettivi locali a obiettivi esteri dove intravedono maggiori opportunità per guadagni illeciti. Per forze dell’ordine, esperti della sicurezza informatica e rappresentanti del settore finanziario l’unico modo per combattere il crimine informatico in maniera efficace è quello di unire le forze”.

La maniera più efficace per tracciare e combattere la criminalità informatica russa è scoprire “i trend criminali emergenti ancora prima che si diffondano e stiamo facendo leva su questa esperienza per combattere la diffusione del crimine informatico russo a livello mondiale”, ha aggiunto Stoyanov.