Competenze trasversali, mentalità aperta e possibilità di stage

É stato da poco inaugurato il nuovo indirizzo Telecomunicazioni attivato presso il corso di studi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale dell’Università di Roma Tor Vergata.

Il progetto formativo è stato ideato e realizzato dal Prof. Francesco Vatalaro, Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa (DII) dell’Università di Roma Tor Vergata.

Il seminario, durante il quale è stato presentato il nuovo indirizzo di studi e organizzato in collaborazione con l’ Associazione per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (AICT), Key4biz e Media Duemila, ha consentito ai partecipanti provenienti dal mondo accademico e dalle principali aziende italiane del settore ICT, di poter discutere e riflettere sulle opportunità di lavoro offerte dal mondo del lavoro nei prossimi anni, in particolare quello dell’ Information & Communication Technology (ICT), sui nuovi profili di ingegnere richiesti e in che modo il mondo accademico italiano può contribuire in un contesto socio-culturale sempre più “digitale”.

 

L’evento è stato aperto dai saluti iniziali da parte del Prof. Nathan Levialdi (Direttore del DII), il quale ha ribadito “la necessità da parte dei neolaureati di possedere un giusto bilanciamento di conoscenze e competenze sia nelle aree principalmente tecniche (incluse le Telecomunicazioni) sia in quelle gestionali. A questa necessità vuole rispondere l’intero Corso di Laurea e di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale erogato dal nostro Dipartimento”.

 

E’ stata la volta poi del Prof. Francesco Vatalaro (Università di Roma Tor Vergata) che ha introdotto l’attuale contesto in cui si inserisce il progetto formativo: “in Europa entro il 2020 si stima una carenza di oltre 800.000 posti di lavoro nel settore ICT, nonostante l’impiego professionisti esperti del digitale cresca ogni anno del 4%. Stiamo assistendo ad una mancanza quantitativa dei nuovi esperti del digitale. Ma non solo. E’ anche quantitativa. Infatti dal punto di vista delle competenze, già da diversi anni si sta assistendo ad un cambiamento dei profili richiesti. La rivoluzione digitale in atto ha creato una crescente domanda di nuovi esperti del digitale con un forte focus sulla gestione, sulla conoscenza degli aspetti di business e sulla capacità di analisi dei dati. Si stima che entro il 2020 questi nuovi profili cresceranno del 44,2%.”

 

La Tavola Rotonda moderata da Raffaele Barberio (Direttore di Key4biz) ha visto la partecipazione di manager di importanti aziende italiane del settore ICT.

Secondo Guido Ponte (Telecom Italia) è “opportuno che i giovani abbiano Curriculum Vitae aperti, quindi con competenze trasversali”, mentre per Alessandro Francolini (Ericsson) “oggi il lavoro richiesto è quello orientato alla gestione, alla ottimizzazione e al miglioramento dei servizi e dei processi. Chi cerchiamo? Cerchiamo persone con mentalità aperta, che siano i migliori talenti, che abbiano le migliori competenze miste a capacità di leadership.”

Per Maria Rita Spada (Wind),“è fondamentale per i giovani poter svolgere uno stage presso l’azienda in modo da poter vivere una prima esperienza lavorativa, soprattutto nel mondo industriale di oggi dove tutto è diventato tutto più digitale: i processi, le modalità e gli strumenti di lavoro”.Certamente – conclude Spada –lo studio non finisce nell’Università ma prosegue nelle aziende. Per questo i nuovi ingegneri devono consolidare le proprie esperienze aprendo la propria mente e focalizzandosi su perseveranza, interdisciplinarità e metodo di lavoro”.

Il seminario è stato chiuso dalle conclusioni di Maria Pia Rossignaud (Media Duemila), secondo cui “il nuovo progetto formativo incentrato sull’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni consente ai giovani sia di avvicinarsi alle aziende sia di innovare a tutto tondo. È una vera e propria Social Innovation”.