Come un numero ancora maggiore di imprenditori tecnologici può contribuire a rendere il mondo un posto ancora migliore in cui vivere e lavorare?

La nascita e la crescita dell’information technology vengono generalmente considerati tra gli sviluppi più importanti registrati dall’umanità dopo la rivoluzione industriale. Nel corso degli ultimi trent’anni, l’IT ha preso un ruolo centrale nella vita delle persone e nel mondo delle imprese, rivoluzionando di fatto il modo in cui viviamo e lavoriamo.

Perché l’IT continui ad avere questo impatto sul mondo, deve poter contare su una solida prospettiva di tecnologie nuove ed eccitanti. Gli ingredienti fondamentali di questa prospettiva si chiamano innovazione e imprenditorialità – deve esserci un flusso diretto di persone in grado di concepire idee innovative, farle evolvere in prodotti e servizi utilizzabili, e creare attività sostenibili in grado di diffondere questi prodotti e servizi in ogni angolo del mondo.

A tal proposito è stato intervistato Michael Xie, Presidente, Fondatore e Chief Technology Officer di Fortinet cha ha condiviso alcune considerazioni sul tema, nella speranza che un numero ancora maggiore di imprenditori tecnologici possa emergere, e contribuire a rendere il mondo un posto ancora migliore in cui vivere e lavorare

Quali sono le sfide più significative che ci si trova ad affrontare parlando di imprese tecnologiche?

L’high tech è un’area nella quale le cose cambiano in modo estremamente veloce. L’innovazione dello scorso anno può risultare obsoleta oggi. Mentre gli innovatori lavorano freneticamente per creare un prodotto migliore e farlo conoscere, devono immaginarsi nello stesso tempo il perché la loro soluzione possa funzionare per gli utenti. E una volta che l’hanno capito, devono trovare il modo di far evolvere la loro innovazione. E, cosa importante, devono pensare al futuro e immaginare come continueranno a innovare oltre il prodotto nella sua forma attuale.

Senza questi elementi, la loro soluzione diventerebbe statica. E, restando fermi anche solo per qualche mese, le possibilità che qualcuno possa recuperare e ribaltare gli equilibri del mercato sarebbero molto concrete. E se questo succede, il successo di oggi potrebbe diventare storia di ieri.

Fortinet celebra quest’anno quindici anni di storia. Come fondatore, pensi di poter considerare un successo la storia dell’azienda finora? Cosa ci dobbiamo aspettare negli anni che verranno?

Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Credo che i risultati nascano dal fatto aver spesso preso le decisioni giuste al momento giusto, e di aver messo le giuste innovazioni – intendo, quelle che davvero risolvono i problemi dei clienti – nei nostri prodotti.

D’altro canto, il mercato della sicurezza di rete vale oltre 10 miliardi di dollari nel mondo, ed è in continua crescita. Oggi, Fortinet occupa solo una porzione di questo mercato, ed il potenziale di crescita è importante, se siamo in grado di tenere il passo dei trend del mercato, di innovare rapidamente e di mantenerci all’avanguardia.

E’ più difficile l’imprenditorialità in regioni come l’Asia? Ci sono aree in cui si insegna ai bambini a seguire le regole, piuttosto che a seguire un proprio percorso. Contestare lo status quo non è qualcosa che per forza si impara a scuola ed accettare il fallimento (secondo gli esperti un passo sostanziale verso il successo imprenditoriale) è un concetto difficile da accettare per la società..

Un imprenditore di successo deve avere la capacità di contestare lo status quo, ma al tempo stesso seguire le regole. Non può esserci innovazione se ci si limita a seguire le regole, ma all’opposto, se una persona passa il suo tempo a discutere ogni regola che trova, è più probabile che perda tempo ed energia a reinventare tutto dalle basi. Quando si educano i giovani ai vantaggi dell’imprenditorialità, è importante trovare il giusto equilibrio tra queste due forze.

Molti esperti di business citano la capacità di prendere rischi come un ingrediente fondamentale dell’imprenditorialità di successo. Sei d’accordo? E qual è il giusto livello di rischio da prendere?

Valutare il rischio è un aspetto molto importante della capacità imprenditoriale. Per permettere a un’azienda di crescere nel lungo termine, un imprenditore deve prendere decisioni – e valutare i rischi relativi – praticamente ogni giorno.

Quello che a volte gli imprenditori dimenticano, è che anche non fare nulla è di per sé un rischio. Spesso, le persone ragionano troppo sui rischi legati a determinate azioni, senza considerare che i rischi derivanti dal non fare niente potrebbero essere anche maggiori.

Prendiamo un imprenditore che abbia l’idea di un nuovo prodotto o concept. Può avviare la creazione di un prototipo e pensare a come commercializzare il prodotto. Il rischio è che il progetto fallisca, e che si perdano il denaro e gli sforzi profusi nell’iniziativa. Ma se resta fermo, il rischio è quello di perdere l’opportunità della vita di creare una grande azienda.

Come dovrebbe gestire al meglio il suo tempo un buon imprenditore tech? Come dovrebbe allocare le sue ore tra le diverse attività, e come dovrebbe variare questa allocazione man mano che la sua azienda cresce?

Un uso efficace del tempo è l’obiettivo di ogni imprenditore. Mia personale convinzione è che il tempo di un imprenditore dovrebbe essere speso in realtà su due cose:

1.     Le cose che davvero contano per il business; oppure

2.     Le cose che davvero piace fare, come ad esempio la progettazione di un prodotto

Il problema è che, a volte, queste due cose non combaciano. Ci sono momenti in cui le cose davvero importanti per il business non sono quelle che l’imprenditore vorrebbe fare.

Nei primi step di un progetto imprenditoriale, le risorse sono scarse ed i fondatori avranno spesso la necessità di imparare e dedicare tempo a cose su cui hanno poca esperienza (e magari non troppo interesse). Ad esempio, fondatori di formazione ingegneristica saranno costretti ad occuparsi di questioni legali e finanziarie. E figure di formazione più orientata al business possono dover seguire lo sviluppo ed il test dei prodotti.

Man mano che l’azienda cresce, gli imprenditori dovranno cambiare il loro modello operativo e orientarlo alla creazione di un buon team di persone. Questi team si specializzeranno su aree differenti, e permetteranno ai vari membri del team di utilizzare meglio il tempo, facendo cose che realmente interessano loro. Si tratta di un aspetto importante, perché le persone lavorano meglio quando fanno le cose che preferiscono.

Che consiglio daresti ai giovani che si trovano ora all’università? Dovrebbero sognare di poter risolvere i grandi problemi dell’umanità, o accontentarsi di un lavoro stabile e ben pagato?

Per poter lasciare il segno in un determinato campo, un imprenditore deve poter contare su un certo livello di conoscenza o esperienza. Conoscenza o esperienza che possono derivare dal tempo passato come utente, o come operatore in questo specifico ambito.

Come esempio del primo caso, ci sono diverse realtà nel social networking e nell’Internet gaming fondate da giovani che sono gamer esperti e accaniti, o che hanno un forte desiderio di socializzare e comunicare con loro omologhi via Internet. Questa esperienza diretta da utente li aiuta ad sviluppare idee in grado di rivoluzionare il campo in cui si muovono, e creare prodotti che – almeno inizialmente – si rivolgono a persone con gusti ed esperienze simili alle loro.

Un esempio del secondo caso è la stessa Fortinet: sia il CEO Ken Xie che io abbiamo lavorato nel mondo della sicurezza di rete per anni.

E’ molto raro, se non impossibile, che qualcuno riesca ad avviare un’attività di successo in un campo di cui conosce molto poco. E se un giovane ha un lavoro stabile e ben pagato, questo non per forza contrasta con la sua ambizione di creare un’azienda propria. Finché si apprezza quello che si sta facendo, avere un lavoro ben pagato può essere gratificante. E quando arriva la giusta opportunità, si può provare ad avviare un’azienda nel campo che già si conosce e apprezza, con maggiori possibilità di successo derivanti proprio dall’esperienza in questo mercato.