Alfredo Ardenghi ci racconta AppleKiss, il nuovo social network pensato per chi vuole davvero raccontare sé stesso e le proprie competenze

Nell’immaginario di ciascuno di noi il creatore di un social network è tipicamente un informatico, preferibilmente vestito con una felpa, in stile Zuckerberg. Stupisce invece scoprire come uno dei due ideatori di Applekiss, il nuovo social network italiano che verrà lanciato ufficialmente il 22 settembre a Milano, sia un imprenditore proveniente da un mondo completamente diverso: quello del recupero dei rifiuti tecnologici. Alfredo Ardenghi è infatti ai vertici di Seval, azienda italiana in grado di recuperare e reimmettere sul mercato tutte le materie prime che compongono gli apparecchi elettrici ed elettronici di uso quotidiano: dai frigoriferi ai pc, passando attraverso le lampadine, ma anche le batterie ed i televisori.

Per quale ragione creare un nuovo social network? Non bastano quelli già esistenti e sui quali trascorriamo mediamente due ore ogni giorno?

I social network sono degli strumenti. Arnesi digitali che soddisfano esigenze e rispondono a bisogni (personali e non solo). In questo contesto nasce AppleKiss. Un social che non ha specifiche tematiche ma risponde a nuove ambizioni. Noi vorremmo infatti che AK diventasse il social network dello storytelling, la “virtual home” di chi vuole raccontare esperienze, momenti, imprese e vuole condividerli.

I social media esistenti sono stati creati in un’ottica di condivisione ma hanno lasciato degli spazi liberi. In questi spazi si pone AppleKiss, che mira a valorizzare la presenza  – con relative competenze e specificità – di ciascuna persona, professionista e/o azienda. Queste realtà oggi necessitano, nel nostro Paese, di strumenti sempre nuovi e adeguati alla propria promozione, anche a livello di indicizzazione.

Sia chiaro che non vogliamo essere un competitor di quanto già è presente, ma un’alternativa italiana valida, differente e focalizzata sull’arte dello storytelling. Le alternative sono fisiologiche, fanno bene agli utenti e al mercato. Per cui –  tornando a quanto richiesto – no, non bastano e non sono sufficienti i social già presenti.

Oggi la nostra vita è connessione e più che al tempo – inteso come durata – dovremmo prestare attenzione alla qualità dello stesso impiegato online.

Applekiss, quindi, si rivolge solo al mercato italiano?

Ogni Paese ha la sua storia, la sua cultura. AppleKiss è uno strumento nato per soddisfare esigenze che abbiamo colto intorno a noi. L’Italia – da sempre terra di scrittori, filosofi e poeti – è dunque il nostro punto di partenza ma non di arrivo.

Nel nostro Paese amiamo raccontare, scrivere e ci auguriamo che attraverso i moderni strumenti narrativi si possa continuare tale tradizione.

Nello specifico con AK è possibile usare una piattaforma blog e creare  gruppi in cui gli iscritti, sfruttando le tecnologie innovative messe a disposizione, possono confrontarsi su argomenti specifici.

L’obiettivo è offrire uno strumento di scrittura, valorizzare contenuti, storie e competenze.

Oggi in Italia, domani altrove. La piattaforma prevede già altre lingue e tecnicamente siamo pronti  per raggiungere altri territori.

Come è nata l’idea di investire in un simile progetto?

Io provengo dal tessuto imprenditoriale italiano e, nello specifico, da un’azienda che ha sviluppato impianti innovativi a livello internazionale. Nulla a che fare dunque con il mondo social. Più digital di me, il mio socio, Francesco Cornaggia.

Tutto è nato dal Title. È nato AppleKiss, un nome veloce e diretto che racchiude un messaggio importante. La mela rappresenta l’origine, l’inizio, il punto di partenza di un nuovo processo. Il bacio è il contatto, il fattore umano, l’interazione tra le persone. AppleKiss unisce questi due concetti: l’inizio di un nuovo processo, la creazione di uno spazio alternativo dove gli utenti tornano ad essere persone che si incontrano, si conoscono e fanno rete. Una nuova forma di networking favorita dalla narrativa, facilitata dalla tecnologia.

Da qui abbiamo sviluppato il progetto. Abbiamo studiato, pensato e ci siamo messi al lavoro sulla piattaforma.

Un progetto sicuramente ambizioso, nuovo, innovativo nella sua vision e attento alle attuali esigenze di posizionamento e personal branding.

Chi può iscriversi a questa piattaforma e quali sono i costi?

L’iscrizione è completamente gratuita e aperta a chiunque. Ci si può iscrivere da desktop o attraverso le app dedicate a smartphone e tablet.

Non poniamo limiti di nessun tipo, se non, ovviamente, quelli del rispetto delle comuni norme di civiltà e di correttezza. Nessuna restrizione e nessun costo quindi. Anzi, noi intendiamo premiare, anche con incentivi economici, le persone che daranno vita a nuovi flussi di scrittura e capaci di creare gruppi particolarmente attivi.

Sin qui i servizi per gli utenti. Qual è, invece, la vostra fonte di guadagno?

Con la crescita della piattaforma proporremo anche la vendita di spazi e servizi redazionali e pubblicitari. Al contrario di altri social network, che hanno sede all’estero e rivendono le informazioni degli utenti, noi vogliamo creare un rapporto di reciproca fiducia con i nostri iscritti. Abbiamo per questo definito una politica rigorosa in termini di privacy. Vogliamo essere chiari su questo argomento e tutelare le informazioni che i nostri iscritti vorranno fornirci. Per tale ragione forniamo indicazioni facilmente fruibili già in home page e permettiamo agli iscritti di mostrare e modificare le informazioni che ritengono opportuno condividere. Per questo, ad esempio, le immagini pubblicate rimarranno di proprietà di chi le ha realizzate, mentre noi ci limiteremo, eventualmente, a condividerle o a premiare le migliori.

Torniamo alla domanda iniziale: c’è davvero bisogno di un nuovo social network?

Si! Mancava un social di promozione. Non semplicemente un portale. Un social network.

Per questo abbiamo sviluppato AppleKiss. Una piattaforma social per coloro che vogliono raccontare e raccontarsi, condividere esperienze, scrivere il proprio punto di vista.

Per gli storyteller AK diviene una “virtual home” che rende possibile uno scambio e una interazione tra persone che non si conoscono assicurando ottimi risultati e indiscutibili vantaggi tecnici.

Provare per credere!