I CIO devono risolvere il problema dell’IT ibrido – oltre a quello del cloud ibrido. Il loro nuovo compito è quello di gestire tutto, dai data center al cloud, al perimetro della rete, ai dispositivi mobili.

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A cura di Nick Earle – Cisco Senior Vice President, Global Cloud and Managed Services Sales

Non c’è dubbio che siamo di fronte ad una rivoluzione nel settore IT. Dieci anni fa, uno sparuto gruppo di responsabili IT e amministratori di sistema ha definito e guidato infrastrutture e servizi con una serie limitata di strumenti di amministrazione per l’utilizzo da parte di tutti. Ora che siamo nell’era del Cloud, il controllo del data center è suddiviso in singole componenti hardware (elaborazione, rete, storage) e diventa disponibile per un numero più elevato di persone.

Oggi gli sviluppatori stanno realizzando e gestendo servizi basati su cloud e applicazioni di nuova generazione. Anche noi, come utenti, stiamo componendo le diverse cose che ci occorrono nel cloud e realizzando dei servizi basati su cloud per supportarci nel lavoro che stiamo utilizzando. Ciò significa che il numero di utenti e sviluppatori che toccano i sistemi e i servizi IT è cresciuto in maniera esponenziale, ed è il motivo per cui l’automazione, programmabilità e agli ambienti di sviluppo light sono diventati critici nel panorama IT.

E questo è ancora niente!

Stiamo andando rapidamente verso qualcosa di molto più grande, a cui dobbiamo tutti prepararci al meglio: la digitalizzazione. Con tutte le cose di valore connesse alla rete, andiamo in giro con super computer nelle nostre tasche, nelle nostre auto e nelle nostre case. Queste “cose” (ad esempio FitBit, Nest, e l’applicazione di mapping intelligente del traffico di Telsa) sono i nuovi “utenti” che fruiscono di servizi e di dati da tutto ciò che ci circonda e che utilizzano questi servizi per fare il proprio lavoro. Ed entriamo in una dimensione ulteriore rispetto agli amministratori di sistema che hanno guidato la rivoluzione informatica e gli utenti come noi che hanno guidato la prima rivoluzione del Cloud. Il nostro compito è quello di trovare un modo per inserire intelligenza e servizi lungo tutto il percorso e unire tutto questo tessuto di elaborazione super-distribuito per supportare le “cose”, dando agli sviluppatori e agli utenti le piattaforme automatizzate e sicure, l’intelligence, e gli analytics di cui hanno bisogno.

Ambienti di applicazioni “hyper-distribute”

Ciò significa che nell’attuale economia del cloud, le aziende avranno bisogno di un modello IT bimodale per approfittare di questo tessuto di elaborazione super-distribuita – uno che supporti le applicazioni legacy esistenti e uno che supporti le applicazioni hyperscale (quelle applicazioni native su cloud realizzate per il mobile, il gioco , l’e-commerce, ecc.). Dobbiamo permettere alle imprese di implementare queste nuove applicazioni in centinaia di “nuvole” e non solo nel proprio cloud privato. L’attivazione di questo tipo di ambiente di applicazione distribuita richiederà una strategia di sviluppo di FAST IT, e della piattaforma cloud adatta a gestirla. Inoltre, questa piattaforma di cloud deve essere ibrida per consentire la piena mobilità dei carichi di lavoro attraverso qualsiasi cloud, di qualsiasi produttore per garantire visibilità, sicurezza, conformità e standard aperti.

Siamo certi che Intercloud, la rete globale di cloud collegati che stiamo realizzando con i nostri partner, sia la piattaforma di cloud ibrido perfetta per aiutare gli utenti a trarre vantaggio della digitalizzazione e dall’IoE nel prossimo futuro. I nostri partner stanno assumendo il ruolo cruciale di rendere ciò una realtà per i loro clienti. 

Costruire una piattaforma cloud ibrido

Una volta che i CIO si rendono conto della portata della frammentazione del Cloud, hanno bisogno di un modello di cloud ibrido che dia loro il controllo su questa distribuzione Hyperscale di applicazioni e dati. I modelli di calcolo centralizzato oggi non funzionano per molte delle soluzioni IoE. La natura time-sensitive di queste soluzioni richiede analisi ed elaborazione localizzate, che necessitano di una intelligenza distribuita che solo la rete può fornire. Questo approccio sfrutta l’intelligenza di rete come piattaforma per implementare molte applicazioni IoE in tempo reale. I partner possono aiutare le aziende a costruire il proprio ambiente cloud di applicazioni distribuite e implementare applicazioni cloud-native.

In conclusione, i CIO devono risolvere il problema dell’IT ibrido – oltre a quello del cloud ibrido. Il loro nuovo compito è quello di gestire tutto, dai data center al cloud, al perimetro della rete, ai dispositivi mobili.