Un’indagine di Aruba Networks evidenzia che i dipendenti di Stati Uniti ed Europa sono più prudenti rispetto ai colleghi asiatici nell’utilizzo dei dispositivi mobili aziendali

Proteggere smartphone e dati personali e aziendali in tre mosse

Con l’esplosione della mobilità, si sa, anche le problematiche relative all’ambito sicurezza sono cambiate e soprattutto sono cresciute in maniera esponenziale. Ma se è vero che è necessario dotarsi degli strumenti tecnologici più utili ai fini di prevenire e  mitigare un eventuale attacco, è anche vero che un ruolo fondamentale lo giocano la consapevolezza e la responsabilità dei singoli utilizzatori del device. Per questo… Paese che vai… scenario che trovi.
Una ricerca condotta da Aruba Networks, società del gruppo Hp, sulle abitudini di utilizzo della tecnologia in azienda di 11.500 lavoratori in 23 Paesi, si è focalizzata proprio su questi aspetti ed ha evidenziato quali sono le nazioni maggiormente a rischio in ambito mobile.

In linea generale emerge che il comportamento dei dipendenti in Occidente è il più sicuro al mondo, mentre in Oriente le abitudini dei lavoratori relegano i Paesi dell’area agli ultimi posti per le misure di sicurezza adottate nell’utilizzo dei dispositivi mobili aziendali.

Così, ad esempio, in Gran Bretagna emerge che sono un dipendente su dieci (12%) non protegge il dispositivo aziendale con password, a fronte di quasi tre dipendenti su dieci (29%) in Malesia.

Il più alto livello di condivisione tocca alla Cina, dove in media i dipendenti condividono lo smartphone aziendale con i colleghi circa 19 volte al mese, mentre gli svedesi solo sei volte.
La maggiore perdita di dati si registra invece in Medio Oriente: circa la metà dei lavoratori UAE (48%) ammette di aver perso dati personali o dell’azienda per l’utilizzo inadeguato dello smartphone, mentre il problema tocca solo un quarto dei dipendenti statunitensi (24%).

I Paesi più virtuosi, secondo il Report, sarebbero Svezia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Norvegia, mentre i colleghi in Malesia, Thailandia, Corea del Sud, Cina e Emirati Arabi Uniti si classificano nelle ultime posizioni.

The Global Difference

I risultati della ricerca mostrano anche come più di tutti gli altri a mettere in atto i comportamenti più rischiosi siano gli appartenenti alla così detta #GenMobile, costituita dai dipendenti più giovani esperti di tecnologie mobile, perché spesso decidono di sacrificare la sicurezza dei dati in nome della produttività.

“Dal report si evidenzia che nei mercati emergenti sono in aumento i lavoratori autonomi che utilizzano tecnologie nuove e sperimentano nuovi modi di stimolare la crescita economica, ma allo stesso tempo aggiungono rischi ai processi aziendali. I risultati suggeriscono che, se il rischio può essere un male, esso rappresenta anche un’opportunità per il business; cosa di cui i mercati occidentalizzati più conservatori dovrebbero tenere conto – commenta Chris Kozup, VP Marketing di Aruba Networks -. Se la forza lavoro non si preoccupa di condividere le password o i dispositivi per portare a termine le attività, allora siamo di fronte a una sfida interessante tra produttività e sicurezza che i manager It devono affrontare. Trovare l’equilibrio sarà tanto importante per garantire che le aziende attraggano e crescano i migliori talenti, senza esporre dati sensibili nel processo”.