L’innovazione con le adeguate tutele e garanzie, rappresentano per i consumatori nuovi modelli di servizi e nuove opportunità

La recente decisione del Tribunale di Milano che vede lo stop per gli UberPop, vede contrariata Altroconsumo secondo la quale l’ordinanza del Giudice, pur riconoscendo l’interesse dei consumatori nei confronti dei nuovi servizi, interpreta in maniera stringente l’obsoleta normativa sui taxi a sfavore dell’innovazione.

Tali decisioni che riguardano comunque la crescita e lo sviluppo di nuovi modelli di business, secondo l’Associazione, dovrebbero passare dal Governo e dal Parlamento come già chiesto dall’Autorità dei Trasporti e dall’Antitrust.

Altroconsumo, intervenuta in giudizio a fianco di Uber, è da sempre schierata a favore dell’innovazione e chiede al Governo di adottare uno sharing economy act che guardi al futuro e dia risposte concrete alle nuove esigenze di tutti i settori coinvolti nel cambiamento delle regole di mercato.

Lo scorso 1° luglio Altroconsumo ha presentato il Manifesto per una sharing economy sostenibile e rispettosa dei diritti dei consumatori chiedendo ai soggetti firmatari di adottare strumenti di autoregolamentazione per garantire regole chiare a favore dei diritti di utenti e consumatori.

“I consumatori italiani vogliono vivere in un Paese che abbracci l’innovazione e che, al contempo, sia in grado di mantenere un opportuno livello di tutele e garanzie – commenta Marco Pierani, responsabile relazioni esterne – Altroconsumo si batterà perché sia riconosciuto in capo ai consumatori il sacrosanto diritto di poter beneficiare dell’innovazione tecnologica”.