Con l’emissione del parere del Garante, dopo la positiva fase di sperimentazione, si fa un passo avanti verso i 3 milioni di identità digitali per i cittadini
previste nella seconda metà dell’anno.

L’attuazione del Sistema Pubblico di Gestione dell’Identità Digitale (SPID) assicurerà al nostro Paese livelli di sicurezza più elevati di quelli attuali, in primo luogo per le caratteristiche intrinseche alla tecnologia, ampiamente testata dai fornitori di servizi, che sono pronti a rilasciare tre milioni di identità digitali. Ma, soprattutto, secondo gli esperti del CLUSIT, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, la vera “rivoluzione” di SPID sarà la possibilità di gestire le comunicazioni con enti pubblici, amministrazioni, scuole, attraverso un sistema unico, che potrà contare su identità digitali verificate che, quindi, consentirà al cittadino di interagire con canali “ufficiali” invece di affidarsi, tipicamente, ai social network, come di fatto accade per molte realtà che oggi offrono servizi online nel nostro Paese.

L’attuazione del sistema pubblico di gestione dell’identità digitale consentirà ai cittadini di accedere in maniera semplificata ed immediata a qualunque servizio on line proposto da pubblica amministrazione, banche ed altri fornitori di servizi accreditati, con un’unica identità e credenziali di accesso a livelli di sicurezza crescenti, convalidati da un gestore di identità digitali certificato.

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali evidenzia nel parere recentemente emesso in merito a SPID alcuni punti di miglioramento, che dovranno essere verificati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). Si evince così l’attività di scambio e di collaborazione dei due enti, finalizzata alla messa a punto di tutti gli aspetti di certificazione che porterà entro la fine dell’anno alla pubblicazione definitiva del regolamento sul Sistema e darà il via libera al rilascio delle prime 3 milioni di identità digitali per altrettanti cittadini.

Il CLUSIT è stato coinvolto fin dalle fasi iniziali nei lavori per la progettazione e la costituzione dello SPID, offrendo la propria competenza ed autorevolezza super partes in tema di sicurezza informatica”, afferma Paolo Giudice, Segretario Generale CLUSIT. “Siamo orgogliosi di aver dato il nostro apporto alla realizzazione di un tassello tanto importante nella modernizzazione del nostro Paese, promuovendo lo sviluppo di quella ‘cultura della sicurezza’ che è la ragione stessa per cui operiamo da tanti anni sul territorio, con centinaia di esperti in maniera indipendente”.

Di SPID si è parlato in maniera approfondita nel corso della tappa romana di Security Summit, il più importante appuntamento italiano sulla sicurezza delle informazioni delle reti e dei sistemi informatici organizzato da CLUSIT lo scorso 10 e 11 giugno, alla presenza del direttore del Dipartimento tecnologie digitali e sicurezza informatica del Garante Privacy, Cosimo Comella.

Un nuovo appuntamento che vedrà focalizzarsi sul tema dello SPID – tra gli altri – gli esperti del CLUSIT, è previsto a Cagliari il prossimo 8 luglio, dove Luca Bechelli, membro del Comitato Direttivo CLUSIT, terrà una relazione su “Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale: stato dell’arte e prospettive dal punto di vista della sicurezza”.

La partecipazione al Security Summit di Cagliari  è gratuita, previa registrazione da effettuarsi sul sito www.securitysummit.it, dove è anche disponibile il programma completo della giornata.

Data la natura formativa del convegno, i partecipanti potranno di acquisire crediti CPE (Continuing Professional Education) validi per il mantenimento delle certificazioni CISSP, CSSP, CISA, CISM o analoghe richiedenti la formazione continua.