Le organizzazioni sono a caccia di Digital Capabilities per trasformare in chiave digitale il proprio business: eCRM & Profiling Manager, Digital Marketing Manager e Chief Innovation Officer sono le figure più richieste, il Chief Digital Officer è il profilo più difficile da reperire sul mercato.

[section_title title=Le aziende ricercano competenze digitali per guidare la Digital Transformation – Parte 1]

La Digital Transformation sta investendo tutti i settori, anche quelli tradizionali o lontani dal mondo della tecnologia, costringendo a ripensare velocemente modelli di business e processi aziendali. Per questo oggi le aziende italiane sono alla ricerca di “Digital Capabilities”, nuove professionalità e competenze in grado di interpretare al meglio le nuove opportunità e condurre il cambiamento. Nel 2015 le organizzazioni inseriranno a questo scopo in particolare profili di eCRM & Profiling Manager (17%), Digital Marketing Manager (14%) e Chief Innovation Officer (14%), non senza difficoltà a reperirli all’interno della popolazione aziendale o sul mercato. Tra tutti i digital job, il più introvabile è il Chief Digital Officer (per il 44% delle aziende), seguito dal Chief Innovation Officer e dal Data Scientist. Ma per guidare l’azienda verso la trasformazione digitale le organizzazioni sono chiamate anche a ripensare in chiave digitale le tradizionali soft skill, le capacità relazionali e comportamentali che consentono di utilizzare il digitale per migliorare produttività e qualità delle attività svolte.

In questo scenario la Direzione HR stessa delle aziende è chiamata a trasformarsi usando nuovi strumenti digitali e nuove competenze per ripensare il proprio modo di operare. Nel 29% delle aziende il budget ICT dedicato alla Direzione HR nel 2015 aumenterà nel 2015 rispetto all’anno precedente. E il 47% dei Direttori HR inserirà nuove professionalità e competenze per ripensare in logica digitale i processi di gestione e sviluppo delle risorse umane. Si trasforma così anche il processo di Talent Management: HR Analytics, Social Network professionali e sistemi di Performance management sono gli strumenti ritenuti più efficaci dalle aziende per attrarre o sviluppare internamente le nuove competenze digitali .

È quanto emerge dalla ricerca 2015 dell’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano che ha coinvolto oltre 100 direttori HR di medio-grandi aziende italiane in un’analisi empirica attraverso survey e casi di studio.

Per la sua pervasività la Digital Transformation non è più soltanto una questione tecnologica o di visione strategica, ma una sfida che coinvolge tutto il capitale umano. – afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio HR Innovation Practice – Impone di sviluppare in ogni area aziendale nuove competenze e professionalità in grado di interpretare al meglio le nuove opportunità e guidare il cambiamento Data Scientist, Social media manager, ecommerce manager, digital Strategist sono solo alcune delle nuove professionalità, sempre più richieste in ogni settore e al tempo stesso ancora ambigue e difficili da formare internamente e reperire sul mercato del lavoro”.

In questo contesto – aggiunge Emanuele Madini, responsabile della ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice – la direzione HR da un lato deve assumere un ruolo di leadership per guidare le linee di business nel riconoscere e sviluppare le nuove competenze e professionalità, dall’altro deve ripensare profondamente i propri processi per renderli adeguati alle nuove esigenze. Il digitale infatti sta trasformando la gestione delle risorse umane: cambia alla radice il concetto stesso di spazio e tempo di lavoro, creando i presupposti per forme di organizzazione del lavoro più agili che consentono di recuperare flessibilità e produttività, ma che al tempo stesso richiedono di ripensare regole e modelli di leadership e di diffondere una nuova cultura e nuove skill”.

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