La gestione delle applicazioni, e non delle infrastrutture, è fondamentale per essere competitivi e restare nel business

È questione di velocità. Il business va sempre più veloce. Le persone si aspettano la soddisfazione immediata delle proprie richieste tramite i dispositivi che utilizzano, sia che si tratti della ricerca di informazioni, dell’interazione con altre persone o dell’esecuzione di un’attività. E le tecnologie moderne sono più dinamiche e interconnesse e richiedono quindi aggiornamenti più frequenti.

La conseguenza è un’esplosione delle applicazioni che sta modificando  il panorama business.

Secondo l’Enterprise Strategy Group, l’IT deve trasformarsi per supportare al meglio il business aziendale  per non correre il rischio di porre la propria organizzazione  dietro alla concorrenza.

Le applicazioni  sono sempre state fondamentali nella gestione del business”, ha commentato Bob Laliberte, senior analyst di Enterprise Strategy Group  – ma la dipendenza dalle applicazioni è cresciuta, creando l’esigenza di svilupparle, implementarle e aggiornarle il più velocemente possibile”.

Il business favorito dalle applicazioni

Le applicazioni sono diventate la linfa vitale del business, spiega Laliberte. Stanno generando nuove forme di coinvolgimento e di collaborazione, nuove opportunità per organizzare un’azienda e nuovi modi di favorire il commercio.  Inoltre, alimentano l’economia. Social media, marketplace online e mobile gaming – per citarne alcuni – rappresentano mercati multimiliardari favoriti dalle applicazioni.

Tali opportunità non si limitano alle attività aziendali basate su web e a quelle commerciali. Applicazioni ERP, di collaborazione, finanziarie e innumerevoli altre applicazioni sono utilizzate dalle aziende di qualsiasi settore per permettere al personale di essere produttivo e condurre facilmente il business.

Nuove opportunità, nuove sfide
Sebbene l’esplosione delle applicazioni stia creando incredibili opportunità, sta generando anche nuove sfide per i team IT già sovraccarichi di lavoro.

La complessità è maggiore rispetto al passato, e non è raro che un’applicazione sia costituita da dozzine di componenti su più livelli –  continua Laliberte. – Sono finiti giorni in cui le applicazioni client-server venivano “consegnate” a un unico dispositivo desktop. Oggi, i team IT devono considerare i diversi tipi di dispositivi che accedono alle applicazioni, l’architettura necessaria, la connessione tra i componenti delle applicazioni e l’esigenza di supportare sia gli utenti mobile che l’integrazione del back office”.

Un approccio modulare
Un approccio modulare  può ridurre la complessità, permettendo una più semplice gestione delle applicazioni e l’eliminazione di possibili punti che potrebbero causare problemi.

La sfida per i team IT è capire come implementare, gestire e adattare tutte queste applicazioni – in modo rapido e con la garanzia di prestazioni e disponibilità elevate – afferma Laliberte – Hanno bisogno di un’infrastruttura che “capisca” quali sono i requisiti delle applicazioni e dei workload, e che possa supportare e distribuire, in modo dinamico, l’esperienza utente desiderata”.

Gli ambienti legacy sono statici,  e per tale motivo l’IT ha sempre dovuto ipotizzare le risorse necessarie per supportare una data applicazione. Di conseguenza la maggior parte è inutilizzata, generando inefficienza e costi inutili. La combinazione del sistema Cisco Unified Computing System basato su processore Intel Xeon e delle soluzioni Cisco Application Centric Infrastructure è fondamentale per un provisioning e una gestione IT più veloce e automatizzata.

Essere competenti e competitivi
Per trarre pieno beneficio dall’esplosione delle applicazioni, Laliberte consiglia di investire in un ambiente IT caratterizzato dalla piena integrazione tra gli elementi di elaborazione, di rete e storage e che supporti la virtualizzazione e l’automazione. In questo modo si facilita un approccio olistico per supportare le esigenze di tutte le applicazioni invece che trattarle individualmente. Suggerisce inoltre di focalizzarsi sulla sicurezza.

Tutti i benefici delle applicazioni si annullano se manca la sicurezza. – avverte Laliberte – Abbiamo visto quali sono le conseguenze delle violazioni dei dati e dei fermi operativi. Ecco perché la sicurezza non è solo un problema dei CIO ma anche dei CEO”.

Le aziende che non creano un ambiente olistico, altamente performante e adatto alle applicazioni rischiano di fallire.

Se i CIO vogliono essere competenti e i CEO far si che l’azienda continui ad essere competitiva, devono proattivamente muoversi in questa direzione – conclude Laliberte – Se i loro ambienti non sono in grado di supportare il cambiamento, la velocità e l’agilità, le loro aziende non potranno competere e alla fine non sopravvivranno.”