Le più irresponsabili sono le piccole aziende, che sono ignare del rischio che comporta l’utilizzo di device personali per scopi lavorativi e sono convinte che siano sufficienti gli strumenti di sicurezza gratuiti per proteggere i dispositivi

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Il Byod è in frenata: lo dicono i risultati di una recente ricerca di Idc, che ha sottolineato come nel 2015 saranno poche le adozioni di questo modello, ed ora la conferma arriva anche da Kaspersky Lab, che in uno studio pubblicato in questi giorni mostra che i due terzi (62%) degli imprenditori e dei dipendenti intervistati utilizzano già dispositivi personali per il lavoro, dimostrando che il Byod non è più un trend in crescita quanto piuttosto una pratica già ampiamente diffusa e presente nelle aziende di ogni dimensione.

Nonostante questo però sono ancora tante le lacune dal punto di vista della sicurezza, peggiorate dal fatto che le aziende non si dimostrano interessate a investire in soluzioni di security per i dispositivi mobile, mentre i dipendenti ritengono che quella della sicurezza sia una responsabilità dell’azienda, dimostrando ancora una volta come uno dei problemi più grandi sia quello dell’awarness e della necessità di mettere in atto comportamenti responsabili.

Secondo la ricerca Consumer Security Risks 2014 di Kaspersky Lab, il 92% degli intervistati ha dichiarato di archiviare dati aziendali sensibili su smartphone e tablet utilizzati sia per lavoro che per motivi personali. Sei intervistati su dieci (60%) si sono dimostrati preoccupati delle minacce legate alla propria privacy e al furto di informazioni attraverso i dispositivi mobile, ma nonostante questo non ha attivato alcun tipo di protezione perché attribuisce questa responsabilità all’azienda.

Il 32% dei dipendenti e proprietari di piccole imprese, vale a dire un terzo, non riconosce alcun pericolo per la propria attività nel fatto che dispositivi mobile personali vengano utilizzati per lavoro. Al contrario, le aziende di grandi dimensioni, dimostrano una maggiore preoccupazione in merito: il 58% teme che l’azienda possa venire danneggiata dal furto o dalla perdita del dispositivo da parte dei dipendenti.
Le piccole imprese, che tendono ad essere meno interessate a utilizzare specifiche soluzioni di protezione per i dispositivi mobile, ritengono che gli strumenti di sicurezza gratuiti possano essere sufficienti. Non vedono alcun valore aggiunto ad investire in soluzioni supplementari. Più dell’80% degli intervistati ha dichiarato di non essere interessato ad avere informazioni sulla gestione della sicurezza delle informazioni dei dispositivi mobili.
Questo atteggiamento può mettere seriamente a rischio la rete aziendale e costituire una vera e propria vulnerabilità che può essere sfruttata dai cyber criminali e aziende concorrenti senza scrupoli. Inoltre, non andrebbero sottovalutate le ripercussioni finanziarie (per esempio dalla perdita di file come i database clienti), anche se la percezione generale è quella secondo la quale la perdita di un dispositivo mobile non può essere causa di danni all’azienda

“Sempre più professionisti utilizzano il proprio dispositivo mobile personale per lavoro. Laptop o smartphone, entrambi permettono di svolgere gran parte del lavoro da remoto. Tuttavia, la perdita di dati aziendali importanti attraverso dispositivi personali è un evento ricorrente e trascurare la questione della sicurezza di un dispositivo mobile può mettere a rischio le attività dell’azienda. Per questo motivo è importante utilizzare una soluzione ad hoc affidabile” afferma Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab.