I dirigenti HR dovranno essere coraggiosi e sperimentare nuove tecnologie per vedere dove risiede il reale valore dell’azienda e dimostrare il ritorno dell’investimento

Come sarà il mondo del lavoro nei prossimi cinque anni? Ne hanno parlato il Dr. Anthony Hesketh, Senior Advisor at EY; Neil Lancaster, HR Director at Gamestec; Mervyn Dinnen, Award Winning International Blogger & HR thought leader e Bridget Penney, VP Human Resources at ADP, nel corso di una recente tavola rotonda condotta da ADP. È emerso che:

  • Le nuove soluzioni tecnologiche HR hanno la capacità di facilitare un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, a condizione che i manager le adottino e valorizzino davvero i loro impiegati
  • Facilitando l’accesso alle informazioni in tempo reale, i dirigenti HR possono assumere un ruolo sempre più importante nei processi decisionali dell’azienda
  • Le aziende che dimostrano una leadership tecnologica avranno un vantaggio competitivo nell’acquisizione dei talenti
  • La prossima ondata di tecnologia dovrà essere intuitiva per sviluppare il suo potenziale e soddisfare le esigenze del crescente numero di millennials occupati
  • I dirigenti HR dovranno essere coraggiosi e sperimentare nuove tecnologie per vedere dove risiede il reale valore dell’azienda e dimostrare il ritorno dell’investimento

Nel corso della discussione, il gruppo ha osservato che siamo prossimi a una nuova serie di tecnologie che possono trasformare completamente il modo in cui le soluzioni HR consentiranno alle aziende di operare. Il panel di esperti era compatto nel condividere l’idea che la tecnologia potrebbe essere il driver di un cambiamento aziendale significativo, anche se sono stati sollevati alcuni dubbi in merito all’attuale capacità della tecnologia di coinvolgere effettivamente i dipendenti e guidare le perfomance aziendali.

Il gruppo ha discusso a lungo dell’impatto di questo aspetto e della user experience sulle future tecnologie, sostenendo che una tecnologia più intuitiva, che consenta alle persone di raggiungere giorno per giorno i propri obiettivi più efficacemente, ne incrementerà l’utilizzo e produrrà dati più validi.

Un tema di grande interesse per il gruppo è stato relativo alle sempre più ampie implicazioni sociali degli strumenti HR e della tecnologia, che avranno un impatto sulla vita lavorativa in un prossimo futuro. La discussione si è concentrata su come le aziende possono affrontare la sfida di conservare una cultura organizzativa coerente avendo dipendenti sparsi nelle loro filiali all’estero. Inoltre Mervyn Dinnen ha proposto un nuovo concetto di diversità, osservando che in Europa la discussione sul tema è già cambiata: “Non riguarda solo età, sesso ed etnia; si tratta piuttosto di soggetti introversi ed estroversi che lavorano insieme, persone creative e analitiche, persone con differenti abilità tecnologiche“.

” Quale fornitore di tecnologia per la business community ritengo questo un momento emozionante. Afferma  David Foskett, Managing Director di ADP UK “Se lavoriamo sodo per fornire soluzioni che rendono contenti i dipendenti che le utilizzano facilitandone il lavoro, convincerli ad utilizzarli sarà una problema del passato: in futuro saranno i dipendenti stessi a richiedere tecnologia. Se saremo in grado di realizzare tutto ciò, le informazioni che i team HR potranno utilizzare saranno più ricche e più utili e guideranno i processi decisionali strategici”.

La tavola rotonda si è concentrata anche sull’impatto che un ambiente tecnico di alta qualità potrebbe avere per la comunicazione verso i potenziali dipendenti. È stato osservato che entro i prossimi cinque anni, oltre il 50% della forza lavoro sarà composta da “millennials” (persone che hanno raggiunto l’età adulta dopo il 2000). Le imprese che non sono in grado di fornire, nell’ambiente di lavoro, una moderna suite di strumenti di comunicazione, si troveranno in difficoltà, soprattutto per quanto riguarda l’economia della conoscenza.