Oltre la metà delle persone e aziende (61%) aveva una soluzione di backup attiva nel momento della perdita di dati,

Utilizzare una soluzione di backup non elimina completamente il rischio di perdita dei dati. Questo è quanto emerso dai risultati di un sondaggio recentemente pubblicato da Kroll Ontrack, che conferma come la maggior parte dei consumatori e delle imprese stiano si attuando soluzioni di backup, ma le lacune non intenzionali nel processo si stanno rivelando particolarmente insidiose. Per il terzo anno consecutivo, ben oltre la metà degli intervistati (61%) aveva una soluzione di backup attiva nel momento della perdita di dati, in leggero calo rispetto al 65% del 2014 e al 63% del 2013.

Con il 71% degli intervistati che esegue il backup dei propri dati quotidianamente (42%) o settimanalmente (29%), perché la perdita di dati è ancora una problema così comune? Purtroppo, controlli minori o backup che senza un evidente motivo non hanno funzionato, possono rendere inefficaci le procedure di salvataggio. Infatti, i dati dell’indagine di quest’anno mostrano che tra coloro che avevano una copia di backup al momento della perdita di dati:

  • il 21% ha risposto che il backup non ha funzionato correttamente
  • il 21% ha detto semplicemente che non avevano un dispositivo incluso nella loro procedura di backup
  • il 19% ha dichiarato che il backup non era stato aggiornato e ciò ha ridotto la probabilità di recupero dei dati richiesti
  • il 39% non disponeva invece di nessuna soluzione di backup

Ciò che viene evidenziato anche quest’anno è che non è sufficiente adottare semplicemente una soluzione di backup e sperare per il meglio – ha dichiarato Paolo Salin, Country Director di  Kroll Ontrack Italia – Quando quasi tre quarti degli intervistati confermano che stanno regolarmente effettuando il backup dei dati ma che, nonostante questo, stanno ancora perdendo le loro informazioni digitali, la criticità di una strategia di backup completo diventa evidente. Questo significa che è necessario verificare che la soluzione funzioni come previsto, e che vengano eseguiti test e monitoraggi con frequenza  per garantire che il backup sia aggiornato e completo. Nei casi in cui una svista o il fallimento del backup portino alla perdita di dati, si consiglia di valutare l’assistenza di un fornitore di recupero dati affidabile ed esperto”.

Metodi di backup e ostacoli all’impiego

Ancora una volta nel 2015, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di utilizzare come soluzione di backup gli hard disk esterni (68%) sia per i dati aziendali sia per quelli personali (rispetto al 63% nel 2014 e al 59% nel 2013). Solo il 16% sfrutta il cloud per il proprio backup e il 5% esegue backup su nastro.

Tra gli intervistati che hanno dichiarato di non utilizzare una soluzione di backup, l’87% (erano l’89% nel 2014 e il 96% nel 2013) dice che è estremamente probabile o abbastanza probabile che in futuro adotterà soluzioni di backup, individuando come dispositivo più adatto l’hard disk esterno (77%). Alla domanda sulle principali problematiche che impediscono l’adozione di una soluzione di backup, le ragioni più comuni sono state il tempo necessario per individuare il sistema migliore e le modalità di gestione, citate dal 50% degli intervistati nel 2015, rispetto al 49% nel 2014 e il 56%  nel 2013. Le spese da affrontare per implementare soluzioni di backup è stata la motivazione citata dal 31% degli intervistati come ulteriore ostacolo nell’adozione di questo metodo.