Visitatori ed espositori in crescita, maggiore presenza di piccole e medie imprese e più marcato profilo internazionale. La manifestazione si è confermata evento mondiale di riferimento per l’IT

Il CeBIT diventa più forte. Nel secondo anno del suo orientamento esclusivamente professionale (“Business al 100%”) il salone ha efficacemente ribadito il proprio ruolo di evento mondiale di riferimento per l’IT e per la digitalizzazione: più superficie occupata, più visitatori, maggiore presenza di piccole e medie imprese, più marcato profilo internazionale, ricchissimo programma di conferenze, investimenti in crescita.  Si osserva infatti che la manifestazione ha registrato numeri molto più alti rispetto allo scorso anno. Il totale dei visitatori (secondo stime FKM) è cresciuto di oltre il 6% fino a 201.000 (2014: 188 000). Secondo il criterio di rilevazione internazionale, invece, il numero dei partecipanti è arrivato a 221.000 (2014: 208 000).

Il CeBIT ha mantenuto le sue promesse. – ha spiegato Oliver Frese, del CdA della Deutsche Messe, società organizzatrice dell’evento – Il quartiere fieristico ha infatti ospitato più di 3.300 espositori di 70 Paesi“. Il fil rouge della manifestazione è stata la d!conomy, rivolgendosi pertanto al vertiginoso processo di digitalizzazione che sta interessando tutti i settori dell’economia e della società.

La scelta del tema conduttore si è rivelata perfettamente vincente e ha dato un importante impulso al futuro dell’economia digitale. – ha detto Frese – I visitatori del CeBIT hanno bisogno di orientarsi nell’economia digitale. Soprattutto le imprese di piccole e medie dimensioni si rendono conto di dover affrontare grandi sfide“, ha precisato Frese, evidenziando che c’è stato un netto incremento di visitatori appartenenti ad aziende che contano fino a 1.000 dipendenti. “Abbiamo registrato inoltre un più marcato interesse da parte praticamente di tutte le industrie utenti.”

Non è mancata inoltre l’attenzione alle start-up: numerose iniziative – anche quelle della durata di un intero giorno proposte da Volkswagen e RWE nella cornice di SCALE 11 o nell’area di CODE_n – hanno proposto nuove soluzioni per l’incontro tra innovazione digitale e industria utente tradizionale. “Nei prossimi anni amplieremo progressivamente le nostre attività legate alle start-up“, ha annunciato Frese, aggiungendo che anche il padiglione 9, che ha ospitato il settore Ricerca & Innovazione, è stato ancora una volta imponente vetrina del potenziale innovativo dell’industria dell’IT. Numerosi istituti di ricerca internazionali e università hanno presentato qui i loro progetti per i più diversi ambiti applicativi: dalla silvicoltura all’elettromobilità.

Quest’anno top manager e CEO hanno sfruttato più che mai la loro presenza al CeBIT per fare business. “Con una percentuale stabile di visitatori specializzati pari al 90%, si è registrato un importante incremento del volume degli investimenti“, ha puntualizzato Frese. I visitatori che si sono presentati al CeBIT con piani di investimento concreti spenderanno in media ciascuno, a breve termine, 150.000 euro in IT e in applicazioni digitali ­ il che significa 15.000 euro in più rispetto al 2014. Per i visitatori specializzati esteri questo valore ha superato per la prima volta la soglia dei 200.000 euro.

Il CeBIT 2016 si terrà ad Hannover dal 14 al 18 marzo. Il prossimo CeBIT Event dell’anno, invece, aprirà i suoi battenti a Sydney, in Australia, il prossimo 5 maggio.