Dopo il successo dell’home banking, la nuova legge sulla portabilità gratuita dei conti riscuote il favore dei consumatori: ecco perché

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Nell’epoca del web 2.0, il mondo dei conti correnti non poteva restare escluso. Gli strumenti di gestione di risparmio hanno affrontato una notevole evoluzione nell’ultimo decennio. Attualmente il consumatore è libero di mettere i conti correnti dei diversi operatori a confronto usando uno strumento come il web, ma il primo step è stata l’opportunità di controllare il conto tramite televideo, seguita dall’home banking. Esso è stata un’autentica rivoluzione, in quanto ha reso possibile effettuare bonifici, ricariche dei cellulari e controllare il saldo direttamente dal pc di casa.

L’innovazione mobile

Il tutto assunse nuovi contorni con l’introduzione del mobile banking, simile in tutto e per tutto all’home banking, ma con la differenza che le medesime operazioni possono essere eseguite tramite lo smartphone, e quindi in qualsiasi momento della giornata. È diventato così evitabile il recarsi agli sportelli bancari, con le conseguenti lunghe code che sono sempre state fonte di stress per gli italiani. Viene così in parte stroncato il rapporto diretto fra l’operatore bancario e il cliente, a tutto vantaggio di quest’ultimo che risparmia tempo prezioso.

Il decreto di riforma delle banche: portabilità gratuita

In questo universo digitalizzato, ha fatto notizia la riscrittura dell’articolo 2 del decreto di revisione delle Banche Popolari. Grazie alle nuove norme è possibile infatti trasferire gratuitamente il proprio conto corrente, con pesanti sanzioni per le banche che si rivelassero ritardatarie nello svolgere il compito. Il tempo massimo per il completamento dell’iter è infatti di dodici giorni lavorativi dall’autorizzazione del correntista; nel caso il conto fosse intestato a due o più titolari, sarà necessaria la firma di entrambi perché l’operazione possa essere avviata.

Consumatori favorevoli a cambiare istituto

Un sondaggio di Swg ha interrogato gli italiani, chiedendo se, senza costi di trasferimento dei servizi e strumenti associati, fossero interessati a trasferire i propri conti correnti. Ebbene, il  40% di loro è favorevole, mentre il 43% ha risposto di no; secondo Maurizio Pessato, presidente dell’Istituto, l’opinione pubblica comincia ad abituarsi al fatto che i conti possano essere trasferiti  senza particolari ostacoli. 4 italiani su 10 hanno preso in considerazione la possibilità, e il 10% di questi correntisti si dichiara fortemente motivato a farlo.

Sebbene non sia ancora possibile effettuare una stima di quanti effettueranno un cambiamento di istituto bancario, si può ipotizzare che verranno analizzate le diverse banche per poter trovare il miglior servizio. Dai dati emersi dallo studio sembra che la maggior adesione si riscontri geograficamente al Nord, fra coloro che hanno qualche diffcoltà economica, e quindi sono più motivati a ridurre le loro spese. La portabilità gratuita dei conti è quindi un procedimento che sicruamente incentiva la liberalizzazione del mercato, andando a vantaggio dei cittadini.