Le potenzialità sono enormi ma si dovranno prima risolvere alcune criticità per sfruttare a pieno i vantaggi della digitalizzazione

Una sola certezza: la digitalizzazione è un processo inarrestabile che crea valore. Una rivoluzione che dopo aver collegato macchine, processi e persone, connetterà dati e oggetti. Stiamo per vivere la quarta fase dell’evoluzione della Rete, quella di Internet di ogni cosa, quella che ci farà vivere in un mondo completamente digitalizzato.

Come e quando accadrà, lo ha raccontato Alberto Degradi, Senior Manager di Cisco, in occasione dell’evento Digital Trends 2015 organizzato da  Asseprim, l’Associazione Nazionale che rappresenta le aziende di Servizi Professionali.

Le opportunità sono enormi. “Le aziende saranno tutte tecnologiche sia nel modello di business che nell’organizzazione del lavoro, a prescindere dalle dimensione e dal settore merceologico – ha detto Degradi – La qualità di vita delle persone migliorerà e sarà tutto più facile e veloce, dal controllo in tempo reale della salute, alla sicurezza, alla salvaguardia dell’ambiente, al risparmio energetico, alla tracciabilità degli alimenti”.

Degradi ha citato alcuni dati:

  • Nel 2020 la popolazione mondiale sarà di 7,6 miliardi di individui, mentre 50 miliardi saranno i device collegati. Nel 2008 il numero degli abitanti del pianeta e quello degli smart object si equivalevano.
  • Nello scorso millennio per raddoppiare la conoscenza occorreva un secolo. Negli ultimi due anni è stato creato il 90% del totale delle informazioni disponibili.
  • Internet delle cose ci permetterà di produrre ed accedere ad una enorme quantità di dati che abiliteranno una nuova scala di valori, un nuovo sistema di conoscenza e di intelligenza. I dati saranno, sono, il petrolio del prossimo futuro.
  • Internet delle cose cambierà tutto, la tecnologia sarà l’abilitatore di innovazione, si passerà dall’IT all’OT, dall’Information Technology all’Operational Technology. E la nostra vita migliorerà. In tutti i sensi, anche quando staremo davanti alla tv, che in prossimo futuro, avrà una telecamera e, captando il nostro umore e il nostro livello di stanchezza e di concentrazione, sceglierà per noi quale programma è più adeguato.

Senza dubbio la digitalizzazione offrirà affascinanti opportunità. Ma non senza traumi.

Nel dibattito tra il Senior Manager di Cisco Italia e i consiglieri Asseprim, coordinatori dei sette settori rappresentati dall’associazione, si è discusso inoltre delle questioni che la digitalizzazione ha comportato e comporterà. La resistenza alla modernità delle imprese italiane, per esempio, la violazione della privacy, il controllo dell’autorevolezza e della veridicità delle fonti delle informazioni, la gestione dell’integrazione tra metodi di raccolta e di analisi tradizioni con le attuali frontiere di accessibilità a quantità enormi di dati. Problemi etici e deontologici: con la partecipazione del pubblico, è stato infine evidenziato come la digitalizzazione non coincida spesso con la felicità e quanto sia ancora indefinita la responsabilità sociale nell’innovazione tecnologica.

Tutte questioni da “risolvere” affinchè la trasformazione digitale abbia pienamente successo