Il nostro Paese abbassa la media in Europa e sono ancora troppi coloro che non accedono al web

Se l’obiettivo dell’Italia per ripartire è quello di investire in Information e Communication Technology, avere un’infrastruttura adeguata per la trasmissione dati in tutto il Paese deve essere la priorità. Non a caso il Premier Matteo Renzi ha paragonato il bisogno di banda larga a quello del pane. Stando ai dati relativi alla diffusione di Internet, mai come adesso la fame si fa così sentire.

Questo perché la situazione del nostro Paese risulta abbastanza drammatica. A confermarlo è Ookla che ha pubblicato una mappa virtuale riguardante la velocità media di download degli utenti di ogni nazione del mondo.

Mappa Internet

Se la velocità media è di 22,05 Mbps, in UE si raggiunge un valore pari 27,3 , gli Stati OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) toccano i 27,4 Mbps di media e nell’APEC (Asian Pacific Economic Cooperation) si naviga a 25 Mbps.

L’Italia, anzichè “aiutare”ad alzare la media, sia in Europa che nell’OECD rappresenta una vera e propria palla al piede. Il Belpaese, infatti, contribuisce con un misero 9,18 Mbps e si piazza 96esima. Esatto 96esima! Proprio tra il Turks e Caicos, arcipelago corallino dei Caraibi con 33 mila abitanti e la Dominica, anch’esso Stato insulare caraibico. A farci compagnia, tra i Paesi europei, c’è “stranamente” la Grecia, salda però al 92esimo posto.

 Classifica Internet

Non è solo questione di velocità

Purtroppo però i problemi non sono finiti: oltre ad essere molto lenti, l’Italia vede anche un elevato tasso di analfabetizzazione digitale.  Secondo dati Eurostat, il 32% dei nostri connazionali non si è mai connesso ad Internet e siamo sotto la media europea per quanto riguarda il numero di utenti quotidiani (58% con il 65%). Anche per quanto riguarda il tasso di miglioramento, l’Italia è inferiore alla media europea, dove gli utenti quotidiani sono più che raddoppiati rispetto al 2006 (passando dal 31% al 65%, Italia da 29% a 58%) mentre si sono più che dimezzati coloro che non hanno mai navigato online (scesi dal 43% al 18%, Italia da 59% a 32%).

Alfabetizzazione Internet

A fine dicembre si è conclusa la consultazione pubblica del Piano nazionale Banda Ultralarga, con la pubblicazione del documento finale attesa nei prossimi giorni. L’augurio è ovviamente quello di intraprendere la via giusta e rendere effettivi intenti finora spiegati soltanto a parole.