Secondo Barracuda Networks, aumenterà l’incidenza del cybercrime, che riuscirà a tenere il passo delle innovazione nel campo dell’e-security. Quanto allo storage, la parola d’ordine, anche per le grandi imprese, sarà: cloud!

[section_title title=Sicurezza e storage, cosa ci riserva il 2015? – parte 2]

  • Cloud, Cloud, Cloud: il momentum intorno all’adozione della nuvola per i workload primari continuerà ad accelerare con le aziende che cercheranno di ottimizzare le proprie soluzioni IT. Se nel 2014 sono state soprattutto le start-up e le piccole imprese ad avvicinarsi a tale tecnologia, nel 2015 vedremo anche un numero crescente di grandi imprese passare dalle infrastrutture on-premise al cloud. Si tratta di un cambiamento importante che comporterà il trasferimento di una grossa mole di informazioni raccolte negli anni, di conseguenza sarà necessario un piano d’azione e un supporto di esperti per la gestione di sistemi obsoleti dominati da server Microsoft Exchange e file Microsoft Outlook PST, applicazioni database-driven, e dati file server.
  • Microsoft Office 365 guiderà la transizione al cloud: secondo una recente ricerca, il mercato continuerà a orientarsi verso Microsoft Office 365 che guadagnerà terreno rispetto ai competitor, mentre Google conserverà la posizione nel settore dell’educazione. La gestione delle informazioni, l’archiviazione e soluzioni di backup per ambienti dominati dalla posta elettronica diventeranno fattori critici che le aziende dovranno affrontare.
  • Le organizzazioni IT faranno sempre più fatica a gestire la forza lavoro senza appoggiarsi a tecnologie cloud: applicazioni e dati migreranno rapidamente verso il cloud, con gli utenti che si aspettano di poter accedere alle informazioni e alle applicazioni da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. La mobilità non è più una caratteristica, ma un vero e proprio modo di lavorare. Anche gli amministratori IT chiederanno soluzioni di gestione dedicate al cloud e applicazioni mobili per poter lavorare ovunque. Sicurezza e protezione dei dati dovranno essere progettate ad hoc per la nuvola e non essere aggiunte a posteriori.
  • Dati primari e back-up: mentre sempre più aziende spostano i dati primari su cloud, qualcuno sta per scoprire, e nel peggiore dei modi, che conservare dati primari e backup su un’unica nuvola non è la soluzione più adatta. Il backup al di fuori dell’ambiente di storage primario è una best practice accettata e il cloud non fa eccezione.
  • Cloud non significa solo “mettere le informazioni in scatola”: la sincronizzazione e la condivisione dei file sono un settore in crescita: nel 2014, tutti i principali player hanno investito nelle tecnologie complementari e quest’anno ne raccoglieranno i frutti, quando vedremo il mercato consolidarsi e le realtà più piccole perdere terreno.
  • Innovazione è sinonimo di produttività: nell’ultimo decennio la posta elettronica ha gradualmente sostituito il fax. Nel 2015, le soluzioni per gestire al meglio il flusso di lavoro e la firma elettronica sostituiranno gradualmente carta e penna. Non ha senso fare il 99% del lavoro elettronicamente per andare poi alla ricerca di una stampante, di un fax e di un corriere per completarlo. Gli smartphone sono onnipresenti e consentono la firma elettronica da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. L’impatto sulla produttività di strumenti del genere è enorme.
  • Il backup su nastro sopravvivrà anche quest’anno: alcune aziende continuano a utilizzare il nastro per l’archiviazione a lungo termine, anche a seguito della migrazione su disco e cloud per il disaster recovery. Ciononostante, il mercato continuerà ad allontanarsi da questa soluzione e si indirizzerà sempre più verso servizi come Amazon Glacier per l’archiviazione di dati a lungo termine e a basso costo.