L’azienda cinese WinSun ha messo a punto una tecnologia per realizzare le prime abitazioni stampate in 3D

Che l’edilizia in Cina fosse un po’ diversa rispetto a quella che siamo abituati a immaginare, lo sapevamo: ce l’aveva dimostrato il grattacielo costruito in due settimane, dopo 360 ore di lavoro ininterrotto in cui gli operai si avvicendavano senza che il cantiere fosse mai sguarnito. Il rapido sviluppo della tecnologia di stampa 3D, tuttavia, doveva farci prevedere anche questo: abitazioni stampate in tre dimensioni, formate da strati di cemento estruso collocati uno sull’altro, composte in sole 24 ore.

WinSun è il nome dell’azienda che ha sviluppato questa tecnologia. I macchinari utilizzati hanno delle dimensioni generose, adatte allo scopo: sono lunghe 32 metri, alte 6 e larghe 1. Tra i punti di forza di questo processo c’è il costo delle singole unità abitative, che si aggira sui 4.800 dollari. Un prezzo così basso si giustifica grazie all’impiego parziale di rifiuti industriali riciclati, cui si affianca il cemento, e che dovrebbe consentire – secondo le parole di Ma Yihe, CEO di WinSun – la costruzione proprio di un grattacielo. Nell’attesa di un passo così lungo, WinSun si è accontentata di realizzare un complesso di cinque piani e oltre 1000 metri quadrati complessivi.

Se associare l’edilizia alla stampa 3D non potrà più sorprenderci, dunque, non potrà farlo nemmeno l’applicazione in ambiti più curiosi, come questo o quest’altro.