Il 14 ottobre a Bologna 40 policy maker si riuniscono per definire le priorità da portare all’attenzione del Governo

Arriveranno da Milano, Roma, Bologna, Torino, Venezia, Genova ma anche da Bari, Siracusa, Reggio Calabria, Palermo e Cagliari: 40 assessori all’innovazione, di città metropolitane, capoluoghi di provincia ma anche piccole città, riuniti per definire una lista di priorità legate all’innovazione urbana da portare all’attenzione del Governo, per scambiarsi esperienze e soprattutto per renderle scalabili e replicabili. L’incontro – il primo del genere in Italia – si terrà mercoledì 14 ottobre alle ore 15 nell’ambito di Smart City Exhibition, la manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti (in corso al quartiere fieristico di Bologna dal 14 al 16 ottobre 2015).

Riuniti in una vera e propria ‘sessione di lavoro’ gli assessori faranno il punto sullo stato di avanzamento delle progettualità e dei percorsi di programmazione, potranno analizzare le risorse previste nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali e avviare percorsi di riuso che valorizzino le buone esperienze.

L’evento, organizzato da Forum PA in collaborazione con l’Osservatorio Smart City di ANCI, vuole essere un’occasione di bilancio e di ripartenza. La messa on line del portale Italiansmartcities.it, che da maggio 2015 raccoglie le esperienze progettuali implementate dalle città italiane nell’ottica smart e gli atti amministrativi che ne hanno permesso la realizzazione, è stato un elemento prezioso. Ma oggi non più sufficiente: è necessaria una nuova spinta, da un lato per supportare i percorsi di riuso, dall’altro per stabilire le priorità del dibattito politico su questi temi.

La straordinaria risposta di tutti gli Assessori delle più grandi città italiane, così come anche il desiderio di partecipazione delle medie e finanche delle più piccole comunità urbane, ci ha permesso di costruire per la prima volta un incontro nazionale che riporta finalmente il tema dell’innovazione al centro dell’attenzione politica. – commenta Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FORUM PA – Ora che la programmazione europea mette anche a disposizione un po’ di soldi, è il momento di trasformare le singole esperienze e le conoscenze acquisite in un’azione di sistema. Sarà un processo bottom up che trova nelle comunità territoriali la sua forza motrice? Ottimo, noi siamo qui per dargli gambe!

Con la programmazione europea 2014 – 2020 l’Italia ha a disposizione 70 miliardi di euro, 35 provenienti dall’Europa e 35 di cofinanziamento. Il 5% di queste risorse, su raccomandazione della stessa Ue, deve essere destinato alle politiche di programmazione urbana e anzi questa percentuale è stata ampiamente superata nel caso di alcune regioni del Sud: ad es. la Campania da sola ha stanziato oltre 700mila euro per lo sviluppo urbano con una percentuale che supera il 17% dell’intero ammontare dei fondi.

Una grande opportunità a cui si aggiungono 892 milioni per il PON Metro (Piano operativo nazionale per le 14 città metropolitane) che, dopo un lungo negoziato con la Commissione, è stato definitivamente approvato lo scorso 14 luglio.
Il problema ora non è la misura dei fondi, senz’altro ingenti, ma l’effettiva partenza dei progetti che risentono tutti della difficile fase di approvazione della programmazione nel suo complesso.

Ad oggi si stanno mettendo ancora a punto i piani per le 14 città metropolitane a cui andranno circa 40 milioni l’una per le città del centro nord (Genova, Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma) e circa 90 milioni per le città del Sud (Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari).

A SCE2015 la direttrice dell’Agenzia di Coesione Territoriale Maria Ludovica Agrò farà il punto sullo stato dei progetti.