Il 20 giugno gli orologi atomici aggiungeranno un secondo in più. Imprevedibili gli effetti sulla rete

Un secondo in più può mandare in tilt la rete. E’ il rischio concreto che il mondo dei computer potrebbe correre il prossimo 20 giugno, giorno scelto per l’aggiunta di un secondo nel corso dell’anno 2015, una pratica che viene messa in atto di tanto in tanto per mantenere gli orologi terrestri al passo con le variazioni di tempo astronomico, dovute al rallentamento o all’accelerazione della rotazione terrestre.

Il fenomeno è avvenuto per la prima volta nel 1927 e quello di quest’anno sarà il 26esimo secondo aggiunto nell’arco di 43 anni. Ma se eventi come questi passano del tutto inosservati per noi comuni mortali, non si può dire certo la stessa cosa per il mondo dei computer, dove un secondo in più o in meno può fare la differenza, tanto che alcuni parlano di un  nuovo rischio “millenium bug”.

Per comprendere queste preoccupazioni basta gettare un occhio al passato: nel 2012, l’ultimo anno in cui si è resa necessaria l’aggiunta di un secondo, vari siti web – come Foursquare, Reddit, LinkedIn, StumbleUpon – sono andati incontro ad un crash. Venne spiegato in seguito che nel caso di Reddit la responsabilità era da attribuire ad un sottosistema del kemel Linux che è andato praticamente in tilt nel momento in cui ha trovato un secondo in più dopo aver controllato il Network Time Protocol.

In situazioni come queste una soluzione universale non esiste: sono le singole realtà e compagnie che devono trovare lo stratagemma più confacente alle loro esigenze per risolvere il problema. Ad esempio, Google utilizza il “leap smear”, un accorgimento mediante il quale il secondo da aggiungere viene diviso in millisecondi che sono sparpagliati in maniera impercettibile nel corso dell’intera giornata, così che alla fine della giornata gli orologi si sono già portati avanti e l’aggiunta di un secondo non si farà sentire.

Bisogna però tenere presente che non tutte le realtà dispongono delle risorse di cui dispone il colosso statunitense, ed in effetti, a ben vedere, c’è poco da fare.

Per risolvere il problema non sono pochi coloro che propongono di mettere drasticamente fine alla pratica di aggiungere secondi quando necessario, una strategia che porterebbe però allo sganciamento del tempo civile dalla rotazione terrestre. A questo proposito la decisione definitiva, dopo anni di valutazioni e ipotesi, potrebbe avvenire proprio nel corso del 2015.

E allora non ci resta che rimanere a vedere quello che succederà, stupendoci ancora una volta in più di quanto la tecnologia, un apparato all’apparenza perfetto e imbattibile, possa dimostrarsi fragile di fronte agli imprevisti della natura umana.